Prosegue l’ottava edizione della rassegna “Assoli” dell’Accademia Filarmonica Romana dedicata alla creazione di musica nuova e alla promozione di giovani strumentisti e giovani compositori. In Sala Casella (via Flaminia 118) venerdì 31 maggio due i concerti in programma, pensati per approfondire la scrittura compositiva contemporanea dedicata ai due singoli strumenti del flauto e del pianoforte.
Alle ore 19.30 il flauto di Alessandro Pace, perfezionatosi all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Andrea Oliva e all’Accademia Perosi con Davide Formisano, con una particolare predilezione per il repertorio contemporaneo, spazia dal Settecento ai giorni nostri con una prima assoluta. Apertura con la seconda delle dodici Fantasie per flauto solo di Georg Philipp Telemann del 1732 e di qualche anno successiva, del 1747, la Partita in la minore di Carl Philipp Emanuel Bach, contribuendo entrambi gli autori ad arricchire il repertorio, allora ancora esiguo, per questo strumento. Chi contribuì invece nel primo Novecento a sfruttare le possibilità tecniche offerte dal flauto, nella sua evoluzione messa a punto da Theobald Böhm, fu il tedesco, poco noto, Sigfrid Karg-Elert che compose la Sonata appassionata, come un lirico assolo dai tratti tipicamente tardo-romantici, ricco di slanci alternati a momenti meditativi. È del 2018 Divertimento e fuga del giovane compositore Gabriele Blasco, dalla scrittura che alterna accenti forti e deboli che ne caratterizza l’incedere ritmico. Giocano invece su concetti di mistero e svelamento le due composizioni dello stesso Pace, qui in veste di autore, Il mago e L’ossesso, quest’ultima in prima assoluta. Completa il programma Le Folies d’Espagne, composizione tra le più note di Marin Marais, musicista alla corte di Luigi XIV: trentadue variazioni (in origine per viola da gamba) apparse nel secondo libro di Pièces de viole (1701), che traggono origine da una nota melodia popolare probabilmente di origine spagnola, poi ripresa da Corelli, Vivaldi, Händel e molti altri ancora.
Alle ore 20.30 il concerto è tutto dedicato al pianoforte, protagonista Margherita Coraggio, diploma al Conservatorio di Salerno, e un master di II livello recentemente conseguito in Interpretazione della Musica Contemporanea presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Anche per il suo programma si parte da lontano, dal tardo Ottocento di Johannes Brahms con due pezzi dalle Fantasie op. 116. Le conquiste espressive dell’estremo pianismo di Brahms influenzano i Tre pezzi per pianoforte op. 11 di Arnold Schoenberg, altro autore in programma. Scritti fra l’inizio del 1909 e la successiva estate, questi brani sono tra gli spartiti che sperimentano più compiutamente le risorse della nuova atonalità. Segue Zwiesprache (Dialoghi, 1999) di Wolfgang Rihm, raccolta commemorativa in cinque parti, mentre in prima esecuzione assoluta sarà la Sonata di Tiziano De Felice: in un unico movimento, il brano si richiama al principio di Schoenberg della “variazione-sviluppo”, per cui il materiale che lo costituisce evolve, in modo continuo ed organico, da espressivi motivi chiave.
ASSOLI VIII edizione
SALA CASELLA, Via Flaminia 118
venerdì 31 maggio
ore 19.30
Il flauto
Alessandro Pace flauto
Georg Philipp Telemann (1681-1767) Fantasia n. 2 in la minore TWV 40:3 (1733)
Gabriele Blasco (1991) Divertimento e fuga (2018)
Marin Marais (1656-1728) Les folies d’Espagne (1701), 32 Variazioni per viola da gamba e basso continuo (arr. per flauto solo di Hans-Peter Schmitz, ed. Bärenreiter)
Alessandro Pace (1992) Il mago (2017)
Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788) Sonata in la minore H. 562 (1747)
Sigfried Karg-Elert (1877-1933) Sonata appassionata op. 140 (1917)
Alessandro Pace L’ossesso* (2017)
* prima esecuzione assoluta
ore 20.30
Il pianoforte
Margherita Coraggio pianoforte
Johannes Brahms (1833-1897) Intermezzo in mi maggiore op. 116 n. 6 (1892)
Arnold Schoenberg (1874-1951) Drei Klavierstücke op. 11 (1909)
Tiziano de Felice (1992) Sonata* (2024)
Wolfgang Rihm (1952) da Zwiesprache (1999)
I. Alfred Schlee in memoriam - III. Heinrich Klotz in memoriam - V. Hermann Wiesler in memoriam
Johannes Brahms Capriccio in re minore op. 116 n. 7 (1892)
* prima esecuzione assoluta
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