martedì 4 marzo 2025

Orchestra Sinfonica di Milano | Armonie d’infanzia, progetto che contrasta la povertà educativa, protagonista in Crescendo in musica - sabato 15 marzo, ore 16, Auditorium di Milano

 

Sabato 15 marzo 2025 ore 16
Auditorium di Milano, Largo Mahler
I due usignoli
operina per voci bianche e piccola orchestra su libretto di Piero Bodrato
Commissione del Teatro Comunale di Bologna
Musiche di Nicola Campogrande
Davide Marranchelli Regia
Gaia Barco Costumi e scene
Maria Teresa Tramontin Maestro Coro Voci Bianche
Andrea Oddone Direttore
Orchestra Sinfonica di Milano e Coro di Voci Bianche di Milano

Continua la rassegna Crescendo in musica dell’Orchestra Sinfonica di Milano, irresistibile programmazione dedicata ai più giovani e alle loro famiglie, che si svolge sabato pomeriggio alle ore 16 all’Auditorium di Milano e facente parte del Programma Discovery dell’Orchestra Sinfonica di Milano, realizzato con il contributo di Regione Lombardia. L’Orchestra Sinfonica di Milano propone una serie di concerti-spettacolo in cui la grande musica viene proposta in una forma adatta ai piccoli spettatori e declinata in una forma interattiva di spettacolo. Una serie di appuntamenti che compongono un’entusiasmante rassegna dedicata ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie, con lo scopo di far comprendere sia l’importanza che svolge la musica nel percorso di formazione di ognuno di noi, sia per contribuire ad avvicinare il pubblico dei più piccoli.
Nel quinto appuntamento della rassegna Crescendo in Musica, in programma per sabato 15 marzo alle ore 16 all’Auditorium di Milano, è il momento de I due usignoli, operina per voci bianche e piccola orchestra composta da Nicola Campogrande (nella foto), Compositore in residenza dell’Orchestra Sinfonica di Milano, su libretto di Piero Bodrato, su commissione del Teatro Comunale di Bologna. La regia è di Davide Marranchelli, i costumi e le scene sono di Gaia Barco. Dirige l’Orchestra il M. Andrea Oddone. Maria Teresa Tramontin è il Maestro del Coro delle Voci Bianche.
Un lavoro ispirato a una celebre fiaba di Andersen, pensato per dare voce ai bambini e ai ragazzi. I sette ruoli principali e il coro sono interpretati da giovani cantanti, che si esprimono attraverso dialoghi cantati e piccole arie, accompagnati da un ensemble strumentale. Come afferma Campogrande: “La partitura è stata concepita per essere eseguita sia nei teatri d’opera tradizionali sia nelle scuole, durante concerti e saggi, rendendola accessibile e coinvolgente.” Non è un caso che sia proprio questa produzione a essere la protagonista del progetto Armonie d’Infanzia, iniziativa che vede il patrocinio del Comune di Milano e il sostegno di Fondazione Monte di Lombardia, pensata per le scuole primarie e secondarie per contrastare il rischio di povertà educativa attraverso l’esperienza della musica classica dal vivo, mirando a offrire opportunità di apprendimento e crescita utilizzando la musica come strumento principale. Il progetto ha per obiettivo principale il coinvolgimento di un gruppo di 318 bambini e ragazzi (10-11 anni) delle classi quinte/primarie e prime/secondarie di I grado di tre scuole che hanno sede in quartieri periferici di Milano - Barona, Gratosoglio e Stadera - nell’esecuzione dell’operina I due usignoli. Agli studenti sono stati offerti gratuitamente laboratori ed esercitazioni, guidati da un team didattico specializzato che ha affiancato i docenti delle scuole stesse, e la possibilità di partecipare gratuitamente allo spettacolo finale all’Auditorium di Milano.
Con queste parole Ambra Redaelli (nella foto), Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, sottolinea l’importanza del progetto: “La Fondazione mette al centro, ancora una volta, importanti temi per la nostra società come l’inclusività e le nuove generazioni. In questo percorso, i bambini potranno sentirsi parte di un grande progetto di cui sentirsi protagonisti e ricordare con orgoglio anche da adulti. Potranno infine rendersi conto di come la bellezza possa essere luogo di straordinario valore”.
E di cosa parla l’operina I due usignoli? La storia si svolge in una Cina lontana nel tempo. La regina cattura un usignolo dal canto meraviglioso, ma l’arrivo di un usignolo meccanico, donato dalla regina del Giappone, cambia tutto. Nonostante il suo canto perfetto e ripetitivo, l’usignolo meccanico si guasta, lasciando la regina sola e afflitta. La morte le rivela che, rinunciando al canto autentico dell’usignolo vero, ha perso il senso della vita: la curiosità, il cambiamento, e l’imprevedibilità. Nel momento più buio, l’usignolo vero torna, scacciando la morte e riportando la vita e la gioia a palazzo. Una storia che, attraverso musica e poesia, insegna ai più piccoli e ai grandi il valore dell’autenticità e dell’apertura al cambiamento.


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