giovedì 13 marzo 2025

Mercoledì 19 marzo alle 19.30 al DAMSLab prosegue il progetto dedicato a Schumann per Musica Insieme in Ateneo,con il TRIO HERMES e Valerio Sebastiani

 
MIA – MUSICA INSIEME IN ATENEO 2025
XXVII edizione
DAMSLab / Auditorium (Piazzetta P.P. Pasolini 5, Bologna)
Mercoledì 19 marzo 2025 ore 19.30
 
Schumann si fa in tre: Fuoco


TRIO HERMES
Ginevra Bassetti violino
Francesca Giglio violoncello
Marianna Pulsoni pianoforte

presenta il concerto Valerio Sebastiani
 In collaborazione con
Centro La Soffitta – Dipartimento delle Arti

ROBERT SCHUMANN (1810-1856)
 
Trio n. 1 in re minore op. 63 (1847)
Con energia e passione
Vivace, ma non troppo veloce
Lento, con intimo sentimento. Più mosso
Con fuoco 

Si chiama Fuoco la seconda tappa del progetto che tornerà in scena mercoledì 19 marzo alle ore 19.30 presso il DAMSLab Auditorium, in Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5 (Bologna), per la stagione MIA – Musica Insieme in Ateneo 2025 (ingresso gratuito per tutti gli studenti e il personale d’Ateneo). Protagoniste le brillanti interpreti del Trio Hermes, composto da Ginevra Bassetti (violino), Francesca Giglio (violoncello) e Marianna Pulsoni (pianoforte), che hanno sviluppato intorno alla musica da camera di Robert Schumann un'originale narrazione musicale passando dalla formazione di duo a un capolavoro per pianoforte, violino e violoncello come il Trio n. 1 in re minore op. 63 del compositore tedesco, completato nel 1847 e caratterizzato da evidenti note che riflettono l'inquietudine, ma anche la sua passione, il lirismo intenso e il perfetto equilibrio fra i tre strumenti. Nella tonalità mozartianamente tragica di re minore, il Trio è segnato a detta del suo stesso creatore da “stati d’animo tetri”. Energia, passione, fuoco sono tuttavia le parole d’ordine dell’opera, che non rinuncia quindi allo sgorgare veemente delle idee musicali, ma le incanala per così dire in modo nuovo. Nei consueti quattro movimenti, il Trio esordisce però con uno slancio in “ritmo libero, una sorta di “prosa musicale” dove la regolarità è abolita a favore di intrecci e canoni fra le voci. Il ritmo puntato e le imitazioni a canone fra i tre strumenti danno spinta allo Scherzo seguente, che prende il posto solitamente riservato al movimento lento. Segue una sognante romanza (a dispetto delle dichiarazioni dell’autore, forse l’unico momento davvero nostalgico del Trio), che sfocia senza soluzione di continuità nel finale Con fuoco: qui l’unità di tutta l’opera è suggellata dall’impiego di un tema che è un alter ego del tema d’esordio, ossia la sua trasfigurazione in tonalità maggiore; segno di ottimismo e raggiunta serenità dopo tanto peregrinare.
Con la presentazione del musicologo Valerio Sebastiani, che oltre a dedicarsi alla divulgazione e organizzazione musicale è consulente scientifico, autore ed editor presso l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, le giovani interpreti si esibiranno quindi in una delle pagine più intense di Schumann, nel quale tutto il fuoco, il lirismo e l’inquietudine dello spirito di Schumann si condensano in un’unica opera.


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