sabato 15 marzo 2025

L’ENIGMA DEL SACRO, DA VERDI A SUK. Un percorso tra morte e rinascita dai Pezzi Sacri fino alla prima ceciliana di Asrael, diretti da Daniel Harding.

 

Dopo il successo del Requiem, diretto a ottobre nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, il direttore musicale di Santa Cecilia Daniel Harding torna a confrontarsi con la musica di Giuseppe Verdi, scegliendo questa volta un programma che esplora il tema del sacro in musica, in ogni sua sfaccettatura. Giovedì 20 marzo alle ore 19.30 (con repliche venerdì 21 ore 20.30 e sabato 22 ore 18), Harding dirigerà due lavori tra loro tanto diversi quanto suggestivi: i Pezzi sacri di Verdi, e la Sinfonia n. 2 "Asrael" di Josef Suk, opera in prima esecuzione a Santa Cecilia. A completare l’esecuzione, accanto all’Orchestra e Coro di Santa Cecilia vi sarà il soprano Roberta Mantegna, protagonista dei ruoli solistici dei Pezzi Sacri di Verdi.
Il crescente interesse per la musica sacra che Verdi manifesta nell’ultimo periodo della sua vita culmina nella realizzazione dei Pezzi Sacri, che finiscono con il diventare un importante banco di prova per l’artista ormai maturo. Si tratta – ad eccezione del Te Deum – di preghiere rivolte alla Vergine, a cui il compositore aggiungerà in seguito un’Ave Maria intonato su quella che musicalmente è nota come ‘scala enigmatica’. Ma l’enigma è evidentemente presente anche in Verdi stesso, il quale un percorso di ricerca artistica e spirituale spesso minato da dubbi e incertezze. Con l’avanzare dell’età, Verdi si pone infatti interrogativi circa il tema del sacro, che si traducono anche nella sua musica.
La seconda parte della serata sarà per molti versi ‘speculare’: sarà infatti dedicata alla prima esecuzione cecilia di un compositore di indubbia bravura, sebbene a lungo dimenticato, Josef Suk. A seguito della scomparsa dell’amata suocera e del suo maestro Antonín Dvořák, Suk si interroga a sua volta sull’enigma della vita, della morte e della resurrezione, dando origine alla Sinfonia n. 2 “Asrael”. Presente nell’Antico Testamento, Asrael è una figura dal duplice volto: non è solo l’angelo della morte, ma è anche colui che guida le anime verso la rinascita. Caratterizzata da una ricca orchestrazione e profondità emotiva, la scrittura di questa sinfonia è stata per il compositore il tentativo di superare il dolore e la crisi esistenziale causata dalla perdita di una persona amata.
La direzione di Daniel Harding accompagnerà il pubblico in un programma che, dagli enigmi e dalle riflessioni sulla vita e sulla spiritualità di Verdi, fino alla drammaticità unita a speranza di Suk, offre una riflessione universale sul tema del sacro.

Nessun commento:

Posta un commento