venerdì 14 marzo 2025

Roma Sinfonietta: quattro “Quadri musicali” di compositori contemporanei basati su testi di Franz Kafka, in occasione del centenario della morte del grande scrittore

 

In occasione del centenario della morte di Franz Kafka, Roma Sinfonietta presenta un concerto intitolato “Quattro quadri di Kafka”, che si svolgerà mercoledì 19 marzo 2025 alle 18.00 presso l’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).
Kafka è stato uno dei più grandi scrittori del Novecento eppure non ha ispirato i musicisti nella misura che ci si aspetterebbe. Ma ora si potranno ascoltare quattro brani – tre dei quali in prima esecuzione assoluta - basati su testi di Kafka e precisamente su Un medico di campagna tradotto Luca Crescenzi e Confessioni e diari nella traduzione di Ervinio Pocar (per gentile concessione dell’editore Mondadori Libri Spa). Questi testi sono stati selezionati e rielaborati dal musicologo Valerio Sebastiani e sono stati messi in musica da quattro dei più interessanti compositori italiani attuali ovvero Marco Betta, Giorgio Nottoli, Giovanni Costantini e Riccardo Santoboni.
Il concerto propone un viaggio introspettivo nel mondo surreale di Franz Kafka. I quattro compositori indagano i suoi testi usando la recitazione e il canto, gli strumenti acustici e i suoni elettronici. La voce recitante maschile, che si articola durante tutto il concerto, è l'espressione dell'animo martoriato di Kafka, ma anche una guida che indugia tra le pieghe dei racconti, che cerca inutilmente una soluzione in un mondo privo di logica e inesorabilmente proiettato all'annientamento della volontà individuale. Ad essa si uniscono la voce femminile di un mezzosoprano, gli strumenti acustici (clarinetto, violino e violoncello) e i suoni elettronici, che sottolineano, amplificano e deformano attraverso la musica le immagini evocate dai testi. Dalla sinergia tra le parole di Kafka e la musica emerge lo spirito dello scrittore, permeato di angoscia, di frustrazioni, di senso di estraneità, nella strenua ricerca di senso in un mondo retto da leggi incomprensibili.
Il concerto si apre con Ballata notturna per violino solo di Marco Betta (nella foto a sinistra), per voce recitante e violino: un canto emerge come un’eco lontana. che sembra nascere dall’ombra. In 16 gennaio di Giorgio Nottoli, per voce femminile e per elettronica fissa e dal vivo, traspare l’assenza di qualsiasi speranza, come scriveva Kafka nel suo diario: “Nell’ultima settimana c’è stato come un crollo...”. 
Non c’è ancora troppo silenzio per voce recitante, voce femminile, violoncello ed elettronica di Giovanni Costantini riprende ed amplia la straordinaria forza simbolica del testo di Kafka, che si interseca con la musica in un percorso onirico e surreale. La vera via per voce recitante, mezzosoprano, clarinetto, violino, violoncello ed elettronica di Riccardo Santoboni fonde suoni acustici ed elettronici, immergendo la voce recitante nel contesto surreale del mondo kafkiano.
Gli interpreti sono Adriano Fabio Testa (voce recitante), Virginia Guidi (mezzosoprano) Filippo Santacroce (clarinetto), Vincenzo Bolognese (violino) e Milena Punzi (violoncello). La regia del suono è di Federico Scalas. In collaborazione con Master in Sonic Arts - Tecnologie e arti del suono dell’Università di Roma “Tor Vergata”.

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