«Tutto il materiale qui contenuto ha esclusivamente lo scopo di divertirvi e non deve essere confuso con nessuna forma di espressione artistica». Così Frank Zappa (nella foto a destra) descrive provocatoriamente il suo album del 1984 “A perfect stranger”, il cui progetto nasce dall’omonimo brano commissionatogli da Pierre Boulez, che ne diresse anche l’esecuzione in fase di registrazione. È proprio A perfect stranger di Zappa il pezzo attorno al quale ruota il programma del concerto del ciclo Rai NuovaMusica, che l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai propone giovedì 27 marzo alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini”, con trasmissione in diretta su Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura.
Centrale nell’economia della serata è anche l’omaggio a Luciano Berio (nella foto a sinistra) nel centenario della nascita, con il suo Corale per violino, archi e due corni, del 1981, affidato al violinista Francesco D’Orazio, frequente ospite dell’Orchestra Rai, con la quale ha anche inciso due cd dedicati a Michael Nyman e a Ivan Fedele. «In Corale – scrive Luciano Berio – un’orchestra d’archi e due corni sviluppano ed espandono certi aspetti, sia espliciti che impliciti, della mia Sequenza VIII per violino (1976). Mentre le altre Sequenze sviluppano all’estremo una gamma limitata di caratteri strumentali, Sequenza VIII, e perciò anche Corale, presentano una visione più globale e largamente storica dello strumento. Nel comporre questo lavoro – conclude Berio – ho voluto rendere un omaggio personale al violino, che considero ancora uno degli strumenti più complessi e sottili che vi siano».
Il programma è completato da Modulations, scritto nel 1976 e tratto dal quarto ciclo Espaces acoustiques dell’ideatore della musica spettrale Gérard Grisey, e dal brano Sarabanda, tratto da Altisonanza, un ciclo per orchestra scritto tra il 1990 e il 1992 da Nicolò Castiglioni, che evoca astrattamente, senza cercare di imitarla, la danza barocca.
In chiusura Guide to strange places per orchestra di John Adams (nella foto a destra), eseguito per la prima volta al Concertgebouw di Amsterdam nel 2021 e proposto per la prima volta dall’Orchestra Rai a Torino. Un brano dai colori sfavillanti, «si potrebbe persino dire fauve», scrive Adams, che prosegue «avevo in mente alcuni compositori come Berlioz, Mussorgsky o persino un pezzo come L’apprendista stregone, pezzi molto colorati e un po’ fantastique».
Protagonista della serata, sul podio, è Robert Treviño: Direttore ospite principale della compagine Rai, Direttore musicale dell’Orchestra Nazionale Basca e Consulente artistico dell’Orchestra Sinfonica di Malmö. Di origini messicane, Trevino è cresciuto a Fort Worth, in Texas, e si è imposto all’attenzione internazionale al Teatro Bol’šoj di Mosca nel 2013, sostituendo Vassily Sinaisky sul podio del Don Carlo di Verdi. Da allora è invitato regolarmente dalle orchestre prestigiose in America – dalla Cincinnati Symphony alla Philadelphia Orchestra – e all’estero – dai Münchner Philharmoniker alla London Symphony Orchestra. Cresciuto sotto l’egida di Michael Tilson Thomas e Seiji Ozawa, ha sviluppato una particolare sensibilità per il repertorio mitteleuropeo. Con l’Orchestra della Rai nell’autunno 2021 è stato protagonista di una brillante tournée in Germania che ha toccato Francoforte, Colonia e Amburgo.
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