Nuova inedita proposta cameristica al
Ridotto, a cura del Conservatorio "Frescobaldi", domenica
23 marzo alle 10.30: il concerto dei flautisti Federica
Bacchi e Tommaso Bacchielli (foto in basso a sinistra) e del pianista Dario
Tondelli (foto in alto), musicisti e didatti dal pregiato curriculum, spazierà dal
Barocco alla Salonmusik, proponendo al pubblico pagine di grande
piacevolezza d’ascolto.
Si aprirà con l’elegantissima Trio Sonata H. 569 di Carl Philipp Emanuel Bach, a lungo attribuita al padre Johann Sebastian, viste le sue eccellenti combinazioni contrappuntistiche, per proseguire con il Trio op. 119 di Friedrich Kuhlau. Una delle sue ultime opere, scritta nel 1831, e dove l’esperienza di Kuhlau nella composizione operistica è evidente nella qualità melodica dell’intera composizione.
Il concerto si concluderà in chiave Salonmusik con due brani scritti da Albert Franz Doppler, tra i più famosi virtuosi di flauto del periodo romantico,
spesso attivo in duo col fratello Karl, direttore musicale del Teatro di Budapest e maestro di cappella alla corte di Stoccarda. La loro musica è brillante e virtuosistica, spesso arricchita da temi popolari ungheresi; alcune composizioni, come la trascinante parafrasi sul Rigoletto prevista in programma, sono trascrizioni e pot-pourri di brani d’opera. Albert compone principalmente per il flauto e alcune pagine sono scritte assieme a Karl, tuttavia nella sua produzione non mancano una quindicina di balletti e alcune opere liriche di buona fattura, tra cui “Judith”, composta per il Teatro tedesco, e un lavoro russo intitolato “Benyovsky”. Franz Doppler rimarrà famoso anche per le versioni orchestrali di sei delle Rapsodie ungheresi di Liszt.
Si aprirà con l’elegantissima Trio Sonata H. 569 di Carl Philipp Emanuel Bach, a lungo attribuita al padre Johann Sebastian, viste le sue eccellenti combinazioni contrappuntistiche, per proseguire con il Trio op. 119 di Friedrich Kuhlau. Una delle sue ultime opere, scritta nel 1831, e dove l’esperienza di Kuhlau nella composizione operistica è evidente nella qualità melodica dell’intera composizione.
Il concerto si concluderà in chiave Salonmusik con due brani scritti da Albert Franz Doppler, tra i più famosi virtuosi di flauto del periodo romantico,
spesso attivo in duo col fratello Karl, direttore musicale del Teatro di Budapest e maestro di cappella alla corte di Stoccarda. La loro musica è brillante e virtuosistica, spesso arricchita da temi popolari ungheresi; alcune composizioni, come la trascinante parafrasi sul Rigoletto prevista in programma, sono trascrizioni e pot-pourri di brani d’opera. Albert compone principalmente per il flauto e alcune pagine sono scritte assieme a Karl, tuttavia nella sua produzione non mancano una quindicina di balletti e alcune opere liriche di buona fattura, tra cui “Judith”, composta per il Teatro tedesco, e un lavoro russo intitolato “Benyovsky”. Franz Doppler rimarrà famoso anche per le versioni orchestrali di sei delle Rapsodie ungheresi di Liszt.
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