Dopo il suo applaudito debutto nel doppio concerto andato in scena poco più di due mesi fa Michele Spotti torna sul podio della Sala Zubin Mehta, alla guida dell’Orchestra del Maggio, per un nuovo appuntamento sinfonico. In locandina, venerdì 7 marzo alle ore 20, un interessante programma a forti tinte romantiche; in apertura del concerto la Sinfonia n. 4 in do minore D. 417, detta “Tragica” di Franz Schubert. Completata alla fine dell’aprile del 1816, il soprannome di Tragica le fu attribuito, a posteriori, dallo stesso autore. Questa è la sua unica sinfonia giovanile in tonalità minore, dove la scelta stessa del ‘do minore’ ha fatto pensare alla volontà di confrontarsi con tensioni beethoveniane.
Segue, in chiusura, la Symphonie Fantastique op. 14 di Hector Berlioz. Scritta nei primi mesi del 1830 ed eseguita a Parigi il 5 dicembre del medesimo anno – oltre che ampiamente ritoccata negli anni successivi – il compositore la descrisse come “una grande composizione strumentale di un nuovo genere, con cui cercherò d'impressionare fortemente gli ascoltatori”. Si snoda in cinque movimenti collegati fra loro da un'idea fissa (idée fixe), ossia un pensiero musicale che si associa alla donna amata.
A Michele Spotti è affidata anche la direzione e la concertazione della nuova produzione di Norma, in scena nella Sala Grande del Teatro dal 9 al 16 marzo 2025.
Il direttore ha studiato violino e composizione al “Conservatorio Verdi” di Milano, diplomandosi sotto la guida di Daniele Agiman. Si è poi perfezionato presso l’ “Haute École de musique” di Ginevra e ha recentemente debuttato all’Opera di Parigi con Turandot, al Teatro San Carlo di Napoli con il Simon Boccanegra, all’Arena di Verona di nuovo con la Turandot di Puccini (che ha inaugurato la 101ª edizione del Festival), al Teatro dell’Opera di Roma con Die Zauberflöte, alla Deutsche Oper di Berlino con Il viaggio a Reims e alla Wiener Staatsoper con La fille du régiment.
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