La stagione di concerti 2024 della Filarmonica della Scala riprende domenica 6 ottobre alle ore 20 con il debutto di Giovanni Sollima (nella foto di Shobha), direttore e solista al violoncello. La prima parte del concerto è tutta dedicata Franz Joseph Haydn, con tre dei Canti Scozzesi – Leader Haughs and Yarrow, On a Bank of Flowers, The Shepherd Adonis – e con il Concerto n. 2 in re maggiore per violoncello ed orchestra. Nella seconda parte Sollima dirige il suo brano Folktales per violoncello e orchestra, crocevia di suggestioni che ha composto lasciandosi permeare dai linguaggi sonori del Mediterraneo. Nuovo appuntamento anche per la stagione delle Prove Aperte, domenica 6 ottobre alle 10:30, a favore di Children in Crisis Italy Onlus e in particolare dell’Orchestra Giovanile Pepita, nata per offrire ai ragazzi della scuola dell’obbligo la possibilità di studiare e praticare musica in orchestra.
«Non ha paura, e questo è così inusuale nel mondo della classica», dice il violoncellista Yo-Yo Ma di Sollima (nella foto di Francesco Ferla), virtuoso spericolato, artista versatile, compositore che abbraccia la storia della musica e le tradizioni mediterranee con uguale passione. Non a caso Haydn è tra i suoi compositori preferiti: «perché ha osato più di chiunque altro», spiega. A proposito del suo brano del 2009 Folktales racconta: «Il fatto di essere siciliano e di aver sempre presente, anche solo in modo immaginario, una sorta di crocevia di suoni e stratificazioni di ogni genere che si ammassano senza un ordine preciso, mi spinge a cercare quasi sempre una qualche forma tipo contenitore, dove appunto tento di far dialogare anche la materia apparentemente più incompatibile ed eterogenea. Folktales si articola in quattro blocchi fra loro collegati (il primo movimento è una sorta di allegro iperattivo, preceduto da una lenta melodia) nel cui interno si alternano aree solistiche di tipo improvvisativo a zone di dialogo continuo con l’orchestra. È presente anche una Ciaccona, la cui linea di basso si rifà ad un brano barocco del violoncellista compositore bolognese Giulio Ruvo. Sul basso di Ciaccona si sviluppa quasi tutto Folktales».
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