Per il secondo brano, al direttore e
all’orchestra si unirà Alessandro Carbonare, Primo
clarinetto di Santa Cecilia, per la Sonata op. 120 n. 1 di
Brahms (originariamente scritta per clarinetto o viola e
pianoforte), trascritta nel 1986 per orchestra, su richiesta della
Los Angeles Orchestra, da Luciano Berio. «Per molti
anni» scrive lo stesso Berio, «parecchi amici, virtuosi
della viola e del clarinetto, mi hanno espresso il rammarico che il
loro strumento non potesse giovarsi di un repertorio con orchestra
sufficientemente ampio. Gli amici, dunque, con la complicità di un
mio vecchio amore di gioventù (la Sonata op. 120 n. 1 in fa minore
per clarinetto o viola e pianoforte di Brahms) mi hanno
convinto. Non è poi tanto semplice trasformare in orchestra il
pianoforte di Brahms, in maniera tale da farlo dimenticare e dare
l’impressione che il lavoro sia stato concepito per orchestra. La
Sonata diventa quindi quasi un Concerto e, “quasi come” fossi
Brahms, ho scritto una breve introduzione al primo movimento e una,
brevissima, al secondo». Chiude il programma la Sinfonia
n. 6 (1818) composta dall’allora ventunenne Franz
Schubert, che spicca per la raffinatezza della scrittura
orchestrale e in cui il compositore prova a liberarsi dei modelli di
Mozart e Haydn, mentre Beethoven sembra affacciarsi nello Scherzo e
il Finale rende omaggio a Rossini, in un clima quasi da opera
italiana.
giovedì 27 aprile ore 19.30, venerdì
28 aprile ore 20.30, sabato sabato 25 marzo ore 18
Auditorium Parco della Musica Ennio
Morricone – Sala Santa Cecilia
Orchestra dell’Accademia Nazionale di
Santa Cecilia
direttore Antonello Manacorda
clarinetto Alessandro Carbonare
Molière in musica
Strauss Il borghese
gentiluomo
Brahms/Berio Sonata per
clarinetto op. 120 n. 1
Schubert Sinfonia n. 6
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www.santacecilia.it
biglietti da € 19 a € 52
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