Norma
di Vincenzo Bellini
Maestro concertatore e Direttore Riccardo Minasi
Regia Stefania Bonfadelli
maggio 2023 - martedì 2 (20.00), mercoledì 3 (20.00), venerdì 5 (20.00 F.A.),
sabato 6 (15.00), mercoledì 10 (20.00), giovedì 11 (20.00 F.A.)
Il penultimo appuntamento con la
Stagione Lirica dell’Opera Carlo Felice Genova sarà Norma,
tragedia lirica in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice
Romani, che andrà in scena con sei recite programmate da martedì 2
a giovedì 11 maggio 2023. Sul podio Riccardo Minasi, Direttore
musicale dell’Opera Carlo Felice Genova; regia di Stefania
Bonfadelli, scene di Serena Rocco, costumi di Valeria Donata
Bettella, coreografie di Ran Arthur Braun, luci di Daniele Naldi. Il
nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova è
in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna.
Orchestra, Coro e Tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova. Maestro
del coro Claudio Marino Moretti.
Gli interpreti protagonisti della produzione saranno Vasilisa Berzhanskaya / Gilda Fiume (Norma), Carmela Remigio / Anna Dowsley (Adalgisa), Stefan Pop / Antonio Corianò (Pollione), Alessio Cacciamani / Mariano Buccino (Oroveso), Simona Di Capua (Clotilde), Blagoj Nacoski (Flavio).
Norma viene rappresentata nell’edizione critica a cura di Riccardo Minasi e Maurizio Biondi –copyright ed edizione Alkor/Bärenreiter, Kassel; rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano. L’edizione, di stampo filologico, è stata realizzata con l’intento di riportare alla luce gli aspetti originari del manoscritto belliniano sia sul piano strumentale sia sul piano vocale, con una particolare attenzione allo studio dei registri vocali dei primi interpreti.
Con Norma si consacra definitivamente la fama di Bellini. Nonostante alcune esitazioni di fronte alla prima rappresentazione, avvenuta il 26 dicembre 1831 al Teatro alla Scala, l’opera si affermò velocemente come uno dei titoli più amati dal pubblico. All’impeccabile forza drammatica del soggetto – tratto dall’omonima tragedia di Alexandre-Louis Soumet – si unisce una scrittura musicale in cui Bellini, a partire dalla Sinfonia d’apertura, raggiunge l’apice del proprio lirismo. La vocalità passa dalla straordinaria chiarezza e incisività dei recitativi al più dolce melodismo nelle arie, con un imponente impianto corale che sostiene l’opera come un maestoso fondale. Norma ebbe una grande influenza sull’opera ottocentesca a venire, Richard Wagner scriverà «Quanto fruttuosa sia, rispetto al bailamme dell’organizzazione musicale dei nuovi operisti tedeschi, la forma e la maniera operistica italiana lo dimostra Bellini con la sua Norma nella quale musica e poesia si elevano al rango degli antichi greci».
Gli interpreti protagonisti della produzione saranno Vasilisa Berzhanskaya / Gilda Fiume (Norma), Carmela Remigio / Anna Dowsley (Adalgisa), Stefan Pop / Antonio Corianò (Pollione), Alessio Cacciamani / Mariano Buccino (Oroveso), Simona Di Capua (Clotilde), Blagoj Nacoski (Flavio).
Norma viene rappresentata nell’edizione critica a cura di Riccardo Minasi e Maurizio Biondi –copyright ed edizione Alkor/Bärenreiter, Kassel; rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano. L’edizione, di stampo filologico, è stata realizzata con l’intento di riportare alla luce gli aspetti originari del manoscritto belliniano sia sul piano strumentale sia sul piano vocale, con una particolare attenzione allo studio dei registri vocali dei primi interpreti.
Con Norma si consacra definitivamente la fama di Bellini. Nonostante alcune esitazioni di fronte alla prima rappresentazione, avvenuta il 26 dicembre 1831 al Teatro alla Scala, l’opera si affermò velocemente come uno dei titoli più amati dal pubblico. All’impeccabile forza drammatica del soggetto – tratto dall’omonima tragedia di Alexandre-Louis Soumet – si unisce una scrittura musicale in cui Bellini, a partire dalla Sinfonia d’apertura, raggiunge l’apice del proprio lirismo. La vocalità passa dalla straordinaria chiarezza e incisività dei recitativi al più dolce melodismo nelle arie, con un imponente impianto corale che sostiene l’opera come un maestoso fondale. Norma ebbe una grande influenza sull’opera ottocentesca a venire, Richard Wagner scriverà «Quanto fruttuosa sia, rispetto al bailamme dell’organizzazione musicale dei nuovi operisti tedeschi, la forma e la maniera operistica italiana lo dimostra Bellini con la sua Norma nella quale musica e poesia si elevano al rango degli antichi greci».
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