sabato 29 aprile 2023

Quatuor pour la Fin du Temps di Messiaen : quattro grandissimi artisti insieme per quello che è l'appuntamento di DOMUS ARTIUM

 

domenica 30 aprile 2023 - ore 19.00
Sala d'Ercole di Palazzo Farnese
Palazzo Farnese, piazza Farnese 67, Roma

Renaud Capuçon, violino
Kian Soltani, violoncello
Pascal Moraguès, clarinetto
Hélène Mercier, pianoforte

Olivier MESSIAEN    Quatuor pour la Fin du Temps
I Liturgie de cristal
Vocalise, pour l'Ange qui annonce la fin du Temps
Abîme des Oiseaux
Intermède
Louange à l'Éternité de Jésus
Danse de la fureur pour les sept trompettes
Fouillis d'arcs-en-ciel, pour l'Ange qui annonce la fin du Temps
II Louange à l'Immortalité de Jésus

Composto tra la fine del 1940 e i primi giorni del 1941 nel campo di concentramento di Görlitz, dove Messiaen era stato internato, il Quartetto per la Fine del Tempo è tra le pagine musicali che maggiormente portano incisi i segni del dramma vissuto proprio nella fase del concepimento dell'opera, nel pieno non solo della Seconda Guerra Mondiale ma in uno dei momenti più bui e drammatici della storia. La stessa prima esecuzione assoluta avviene all'interno dello stesso campo di concentramento dove Messiaen ha incontrato altri tre musicisti con i quali, per quanto in condizioni disumane, fa musica insieme, unica forma di sopravvivenza spirituale, e non solo. Il Quartetto, suonato per la prima volta in una gelida serata d'inverno in un piazzale coperto di neve, dai quattro musicisti con strumenti di fortuna (e lo stesso Messiaen al pianoforte) per un pubblico di 5000 prigionieri intirizziti e per le stesse sentinelle naziste del campo, desta un'attenzione muta e un'emozione infinita che si scioglie in un lunghissimo applauso. Qualche mese dopo Messiaen e i tre musicisti saranno liberati. Un'opera che oltre che essere una testimonianza preziosa e commovente, un documento musicale della più aberrante prigionia, è anche una composizione di altissima levatura artistica, magistrale, sintesi di riflessioni profonde di carattere filosofico e teologico sul tempo. Oliver Messiaen scrive “La mia prima preoccupazione consisteva nell’abolizione del tempo stesso, qualcosa di infinitamente misterioso ed incomprensibile alla maggior parte dei filosofi, da Platone a Bergson.” Oltre ad essere frutto della tragica esperienza vissuta nel campo di concentramento, la musica esprime anche il suo forte sentimento religioso percepibile nel profondo respiro mistico che connota l'intera opera.
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Alle 19.00 prima del concerto un piccolo cocktail di benvenuto, al termine del concerto si terrà invece una cena nel giardino con una selezione di vini Castello ColleMassari durante la quale il pubblico potrà incontrare gli artisti e condividere l'esperienza della musica in una atmosfera conviviale e in una cornice di grande bellezza.
 
GLI ARTISTI
 
Il violinista francese Renaud Capuçon è affermato a livello internazionale come solista, concertista e musicista da camera. Collabora con le orchestre, gli artisti, le sedi e i festival più prestigiosi del mondo. Si esibisce con le più importanti orchestre come i Berliner Philharmoniker, la Boston Symphony, la Chamber Orchestra of Europe, la Filarmonica della Scala, la London Symphony Orchestra, la New York Philharmonic, la Filarmonica di Vienna, l'Orchestre de Paris, l'Orchestre National de France e l'Orchestre Philharmonique de Radio France. Tra i direttori d'orchestra con cui ha collaborato si contano Barenboim, Bychkov, Dénève, Dohnanyi, Dudamel, Dutoit, Eschenbach, Gergiev, Haitink, Harding, Long Yu, Paavo Järvi, Nelsons, Nézet-Seguin, Roth, Shani, Ticciati, van Zweden. Capuçon ha inoltre rappresentato la Francia in alcuni dei più prestigiosi eventi internazionali: si è esibito con YoYo Ma sotto l'Arco di Trionfo per la commemorazione ufficiale della Giornata dell'Armistizio alla presenza di oltre 80 capi di Stato e ha suonato per i leader mondiali al Vertice G7 di Biarritz. Suona il Guarneri del Gesù "Panette" (1737), appartenuto a Isaac Stern. Nel giugno 2011 è stato nominato "Chevalier de l'Ordre National du Mérite" e nel marzo 2016 "Chevalier de la Légion d'honneur" dal governo francese.
 
Nato a Bregenz, in Austria, nel 1992 da una famiglia di musicisti persiani, Kian Soltani ha iniziato a suonare il violoncello all'età di quattro anni e aveva solo dodici anni quando è entrato a far parte della classe di Ivan Monighetti all'Accademia musicale di Basilea. Acclamato dal Times come "violoncellista straordinario" e descritto da Gramophone come "pura perfezione", Kian Soltani è oggi invitato dalle più importanti orchestre e direttori d'orchestra del mondo, il che lo ha trasformato da astro nascente in uno dei violoncellisti più richiesti del momento. Kian Soltani suona il violoncello Antonio Stradivari "The London, ex Boccherini".
 

Pascal Moraguès
è primo clarinetto dell'Orchestre de Paris dal 1981, professore al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi dal 1995, professore ospite al College of Music di Osaka (Giappone) dal 2002 e professore alla Scuola Superiore di Musica di Losanna. Svolge un'intensa carriera sia come solista che come musicista da camera. Tra i direttori con cui si è esibito come solista figurano Daniel Barenboim, Pierre Boulez, Semyon Bychkov, Carlo Maria Giulini, Zubin Metha, Wolfgang Sawallisch. È membro del Quintette Moragues, dell'Ensemble Viktoria Mullova, dell'Ensemble of Katia and Marielle Labèque ed è regolarmente invitato come membro della Chamber Orchestra of Europe.
Pascal Moraguès si esibisce frequentemente in prestigiose sale musicali internazionali come la Wigmore Hall di Londra, il Musikverein di Vienna, la Konzerthaus di Vienna e Berlino, la Carnegie Hall di New York, il Lincoln Center di Washington, il Festival di Jérusalem, il Festival di Lucerna, il Théâtre des Champs Elysées e il Théâtre du Châtelet di Parigi.
 
Nata a Montréal, Hélène Mercier inizia gli studi di pianoforte all'età di sei anni e si fa rapidamente apprezzare ottenendo i primi premi ai Concorsi di Musica del Quebec e del Canada. All'età di quindici anni entra nella classe di Dieter Weber all'Università di Musica e Arti dello Spettacolo di Vienna. Successivamente studia alla Juilliard School di New York con Sasha Gorodnitski. Si reca quindi in Francia dove studia con Pierre Sancan del Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi e con Germaine Mounier all'Ecole Normale de Musique. Lavora anche con Maria Curcio, Stanislav Neuhaus e, nella musica da camera, con Gidon Kremer e Henryk Szeryng. Hélène Mercier partecipa spesso a prestigiosi festival in Francia, tra cui quelli di Aix-en-Provence, Mentone, Colmar, Nohant, Evian, Reims, La Chaise-Dieu, Lille, Piano aux Jacobins di Tolosa e Radio-France di Montpellier. È anche ospitata spesso a France-Musique, Radio Classique, France-Culture, Radio-Suisse-Romande, Radio-Canada e CBS negli Stati Uniti. In Europa e in Nord America si esibisce regolarmente come solista e musicista da camera nei palchi più importanti come Théâtre des Champs-Elysées, Théâtre du Châtelet, Salle Pleyel Salle Gaveau, Wigmore Hall, Konzerthaus di Berlino, Gewandhaus di Lipsia. A Parigi si esibisce sotto la direzione di Zubin Mehta con l'Orchestra Filarmonica di Israele e sotto la direzione di Kurt Masur al Théâtre des Champs-Elysées. Ha suonato sotto la direzione di Charles Dutoit, Trevor Pinnock e Long Yu e si è esibita con il violoncellista Mstislav Rostropovich a Copenaghen e a Parigi. In Giappone, suona con la New Japan Philharmonic sotto la direzione di Seiji Ozawa. Hélène Mercier è "Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres".

 

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