Tecnica trascendentale, controllo, espressività, capacità di analisi della partitura e di comunicazione con il pubblico sono le caratteristiche che hanno portato Pletnev a essere considerato tra i più grandi pianisti di sempre. Nato nel 1957 ad Archangelsk, in Russia ha vinto a soli vent’anni il prestigioso Concorso “Čajkovskij” di Mosca. Nel 1996 e nel 2002 ha ricevuto in Russia il Premio di Stato, mentre nel 2007 gli è stato conferito il Premio Presidenziale per il suo contributo alla vita artistica della patria. Da diversi anni si esibisce anche come direttore orchestra (fu lui a fondare, nel 1990, la Russian National Orchestra, grazie al sostegno di Mikhail Gorbacev), oltre a essere un raffinato compositore.
Johannes Brahms
Rapsodia in si minore op. 79 n. 1
Antonìn
Dvořák
Minuetto in la bemolle maggiore op. 28 n.
1
Sei pezzi per pianoforte op. 52: n. 4 Egloga – n. 5
Allegro molto –
n. 6 Tempo di Marcia
Johannes
Brahms
Intermezzo in mi bemolle minore op. 118 n.
6
Antonìn
Dvořák
Humoresque in sol bemolle Maggiore op. 101
n. 7
Humoresque in si maggiore op. 101 n. 6
Humoresque in fa
maggiore op. 101 n. 4
Humoresque in fa diesis maggiore (B
138)
Egloga in sol maggiore (B 103 n. 3)
Johannes
Brahms
3 Intermezzi op. 117
Antonìn
Dvořák
Egloga in mi maggiore (B 103 n. 4)
Moderato
in la maggiore B. 116
Johannes
Brahms
Ballata in sol minore op. 118 n. 3
Antonìn
Dvořák
Quadri poetici op. 85: n. 3 Nel
vecchio castello – n. 6 Ricordo doloroso – n.
9 Serenata – n. 10 Baccanale – n.
11 Pettegolezzi – n. 12 Sulla tomba dell’eroe –
n. 13 Sulla montagna santa
Ore 19:45
Brahms e Dvořák.
Storia di un’amicizia, introduzione al concerto a cura del
musicologo Oreste Bossini
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