Domenica 30 aprile la Società del
Quartetto conclude la sua stagione di concerti
2022/23 al Teatro Comunale di Vicenza con un recital del pianista israeliano David
Greilsammer, considerato uno dei musicisti più audaci e coraggiosi della sua
generazione. Nato a Gerusalemme nel 1977, Greilsammer ha studiato in Israele, a Firenze,
a Parigi e infine alla Juilliard School di New York, dove è stato allievo di Yoheved
Kaplinsky e Richard Goode. Grazie a programmi eclettici e affascinanti i suoi recital sono
ospitati da anni nei più prestigiosi teatri e festival in tutto il mondo, tra cui il Lincoln Center di New York, il Kennedy Center di Washington, il Concertgebouw di Amsterdam, la Wigmore Hall di Londra, l'Elbphilharmonie di Amburgo, il Théâtre du Châtelet di Parigi, il Verbier Festival e il Teatro della Città Proibita di Pechino.
Oltre che come pianista, David Greilsammer è molto apprezzato anche come direttore d'orchestra. Dopo aver guidato compagini come la BBC Philharmonic, la San Francisco Symphony, i Symphoniker Hamburg, la Israel Symphony, la Philharmonique de Radio France e la Orquesta Sinfónica Naciónal de México, nello scorso anno è stato nominato direttore principale e musicale dell'Orchestra Filarmonica di Medellín in Colombia.
Decisamente anticonformista nello stile di vita – autentico cittadino del mondo, vive “senza fissa dimora” fra Parigi, Ginevra e Tel Aviv – lo è altrettanto nelle scelte professionali, anche in qualità di direttore artistico, da dieci anni a questa parte, della Geneva Camerata, una delle più innovative orchestre a livello internazionale.
Per Greilsammer, cresciuto in una famiglia dove i cinque figli hanno ricevuto stimoli culturali fin dalla tenera età, la nostra società ha bisogno dell'arte per sopravvivere, ma bisogna avere il coraggio di cambiare qualcosa. «La missione più importante adesso è quella di aprire la “classica” ad altri stili e a diverse forme d'arte. Dobbiamo smetterla di formulare i concerti come un secolo fa, altrimenti il pubblico sarà lo stesso e i giovani se ne staranno ben lontani». Secondo la sua ricetta, dunque, bisogna essere più radicali e osare: far dialogare – ad esempio – barocco e contemporanea, classica e jazz, rock e romanticismo.
Il suo ultimo disco dal titolo Labyrinth, uscito alla fine del 2020 per l'etichetta francese
Naïve e che ora il pianista israeliano sta portando in tournée, si colloca esattamente in questa direzione. Il progetto nasce da un sogno che ha tormentato il musicista fin dall'adolescenza: proiettato all'interno di un imponente labirinto, ha dovuto fare di tutto per trovare una via d'uscita. «Questo sogno, o incubo, mi ha assillato per anni – spiega Greilsammer nelle note al programma – poi un bel giorno ho sentito il bisogno impellente di farlo diventare realtà nella consapevolezza che era l'unico modo per ritrovare la pace interiore». E per farlo ha scelto la musica mettendo insieme, con un lavoro introspettivo durato cinque anni, una ventina di brani appartenenti a varie epoche e stili. Il labirinto di Greisammer è diviso in sette capitoli ciascuno dei quali – tranne il quarto, El Amor y la Muerte di Granados – è formato da un trittico nel quale due brani di uno stesso compositore incorniciano il terzo. Ad esempio: una coppia di liriche Bagatelle dall'Op. 126 di Beethoven abbracciano un brano del compositore contemporaneo statunitense George Crumb e due Studi di Ligeti incorniciano un Contrapunctus dall'Arte della Fuga di Bach. Gli altri autori inseriti in Labyrinth sono Janáček, Lully, Ligeti, Satie, Carl Philipp Emanuel Bach, Marin Marais, Skrjabin e Jean-Féry Rebel, oltre al contemporaneo Ofer Pelz che hascritto due pezzi appositamente per questo progetto.
Sia nella versione registrata che nei recital dal vivo Labyrinth è stato accolto molto positivamente ottenendo una decina di riconoscimenti internazionali da parte della critica, che lo ha definito un progetto “radicale, coraggioso e sbalorditivo”.
I biglietti – da 10 a 22 Euro – si possono acquistare sul circuito online del Teatro Comunale (www.tcvi.it), presso la sede della Società del Quartetto in Vicolo Cieco Retrone (0444 543729) e alla biglietteria del Comunale (0444 324442).
2022/23 al Teatro Comunale di Vicenza con un recital del pianista israeliano David
Greilsammer, considerato uno dei musicisti più audaci e coraggiosi della sua
generazione. Nato a Gerusalemme nel 1977, Greilsammer ha studiato in Israele, a Firenze,
a Parigi e infine alla Juilliard School di New York, dove è stato allievo di Yoheved
Kaplinsky e Richard Goode. Grazie a programmi eclettici e affascinanti i suoi recital sono
ospitati da anni nei più prestigiosi teatri e festival in tutto il mondo, tra cui il Lincoln Center di New York, il Kennedy Center di Washington, il Concertgebouw di Amsterdam, la Wigmore Hall di Londra, l'Elbphilharmonie di Amburgo, il Théâtre du Châtelet di Parigi, il Verbier Festival e il Teatro della Città Proibita di Pechino.
Oltre che come pianista, David Greilsammer è molto apprezzato anche come direttore d'orchestra. Dopo aver guidato compagini come la BBC Philharmonic, la San Francisco Symphony, i Symphoniker Hamburg, la Israel Symphony, la Philharmonique de Radio France e la Orquesta Sinfónica Naciónal de México, nello scorso anno è stato nominato direttore principale e musicale dell'Orchestra Filarmonica di Medellín in Colombia.
Decisamente anticonformista nello stile di vita – autentico cittadino del mondo, vive “senza fissa dimora” fra Parigi, Ginevra e Tel Aviv – lo è altrettanto nelle scelte professionali, anche in qualità di direttore artistico, da dieci anni a questa parte, della Geneva Camerata, una delle più innovative orchestre a livello internazionale.
Per Greilsammer, cresciuto in una famiglia dove i cinque figli hanno ricevuto stimoli culturali fin dalla tenera età, la nostra società ha bisogno dell'arte per sopravvivere, ma bisogna avere il coraggio di cambiare qualcosa. «La missione più importante adesso è quella di aprire la “classica” ad altri stili e a diverse forme d'arte. Dobbiamo smetterla di formulare i concerti come un secolo fa, altrimenti il pubblico sarà lo stesso e i giovani se ne staranno ben lontani». Secondo la sua ricetta, dunque, bisogna essere più radicali e osare: far dialogare – ad esempio – barocco e contemporanea, classica e jazz, rock e romanticismo.
Il suo ultimo disco dal titolo Labyrinth, uscito alla fine del 2020 per l'etichetta francese
Naïve e che ora il pianista israeliano sta portando in tournée, si colloca esattamente in questa direzione. Il progetto nasce da un sogno che ha tormentato il musicista fin dall'adolescenza: proiettato all'interno di un imponente labirinto, ha dovuto fare di tutto per trovare una via d'uscita. «Questo sogno, o incubo, mi ha assillato per anni – spiega Greilsammer nelle note al programma – poi un bel giorno ho sentito il bisogno impellente di farlo diventare realtà nella consapevolezza che era l'unico modo per ritrovare la pace interiore». E per farlo ha scelto la musica mettendo insieme, con un lavoro introspettivo durato cinque anni, una ventina di brani appartenenti a varie epoche e stili. Il labirinto di Greisammer è diviso in sette capitoli ciascuno dei quali – tranne il quarto, El Amor y la Muerte di Granados – è formato da un trittico nel quale due brani di uno stesso compositore incorniciano il terzo. Ad esempio: una coppia di liriche Bagatelle dall'Op. 126 di Beethoven abbracciano un brano del compositore contemporaneo statunitense George Crumb e due Studi di Ligeti incorniciano un Contrapunctus dall'Arte della Fuga di Bach. Gli altri autori inseriti in Labyrinth sono Janáček, Lully, Ligeti, Satie, Carl Philipp Emanuel Bach, Marin Marais, Skrjabin e Jean-Féry Rebel, oltre al contemporaneo Ofer Pelz che hascritto due pezzi appositamente per questo progetto.
Sia nella versione registrata che nei recital dal vivo Labyrinth è stato accolto molto positivamente ottenendo una decina di riconoscimenti internazionali da parte della critica, che lo ha definito un progetto “radicale, coraggioso e sbalorditivo”.
I biglietti – da 10 a 22 Euro – si possono acquistare sul circuito online del Teatro Comunale (www.tcvi.it), presso la sede della Società del Quartetto in Vicolo Cieco Retrone (0444 543729) e alla biglietteria del Comunale (0444 324442).
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