L’Associazione Bologna Festival, da anni impegnata in proposte musicali per le famiglie con gli spettacoli del Baby BoFe’ e in percorsi didattici per le scuole secondarie con le attività di formazione all’ascolto di Note sul registro, amplia la sua attività rivolta ai giovani con un nuovo progetto: Musica Anch’io. Una progettualità a forte valenza sociale che mira ad offrire, attraverso i suoi laboratori musicali, esperienze di inclusione e creatività e occasioni di crescita ai giovani 0-18.
«Certamente l’offerta di cultura che noi proponiamo – afferma Maddalena da Lisca, Sovrintendente e Direttore Artistico di Bologna Festival – è una risposta ai bisogni sociali di una collettività che deve crescere matura e appagata anche nel proprio nutrimento intellettuale. Nella programmazione di Bologna Festival, così ampia e sfaccettata nelle sue diverse sezioni, mancava però una progettualità che rispondesse a specifici bisogni di fasce sociali delicate o difficili. L’occasione di intervenire anche su questo aspetto è arrivata quando Alessandra Abbado ci ha chiesto di “ereditare” dalla Mozart14 il progetto “Leporello”. Con entusiasmo abbiamo accolto la sua proposta, rilanciandola anche su altre aree di intervento grazie ad una seconda occasione, questa volta offerta da un bando UE gestito dal Comune di Bologna, che sta alla base del cospicuo programma che compone il progetto Musica Anch’io. È frutto di complesse sinergie che vedono in prima linea la determinante professionalità di Anahí Dworniczak, leader del progetto, il settore Cultura e Creatività del Comune, l’Antoniano, gli operatori dell’Istituto Penale Minorile del Pratello e 12 operatori tra musicoterapeuti, musicisti, danzatori e psicologi. Una squadra favolosa che mi auguro possa lavorare nel tempo costruendo, nella continuità, un’oasi di sollievo e di accoglienza nel segno – citando ancora una volta il nostro claim – della Forza della Musica».
Musica Anch’io, ideato da Bologna Festival, è il progetto selezionato dal settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna tramite il bando PON Metro REACT - La Città che Risuona (progetto finanziato dall’Unione Europea - Fondi Strutturali e di Investimento Europei, nell’ambito della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19 e del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020 REACT-EU - “La Città che Risuona” - BO7.1.1H.6).
«Il progetto Musica Anch'io di Bologna Festival – spiega Elena Di Gioia, Delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana – rientra nel più ampio percorso de La Città che Risuona, grande cantiere culturale promosso dal Comune di Bologna in vista della prima edizione del Festival dei Portici, che si terrà dal 13 al 19 giugno prossimo con una preview nel weekend del 26-28 maggio.
La città che risuona ha esteso l'invito a comporre progetti rivolti prevalentemente ai giovani anche come forma di contrasto all'esclusione e povertà educativa e che abitano il tessuto di Bologna muovendosi in una mappa significativi di luoghi di città dove generare processi culturali e inclusivi di incontro e esperienze artistiche di comunità. Musica Anch'io, progetto selezionato per il bando PON Metro REACT - La città che risuona, compone un piano significativo di azioni culturali e relazioni creative e musicali. Tra le azioni del progetto, Musica Anch'io ha scelto di dedicarsi a un luogo importante riattivando il progetto Leporello che ci ricorda l'impegno prezioso del maestro Claudio Abbado: il carcere Penale Minorile del Pratello, dove verrà portato avanti il progetto Leporello, laboratorio di musicoterapia che fa risuonare la musica dove di musica ce n’è più bisogno, ideato da Alessandra Abbado con l’Associazione Mozart 14 ed ora affidato a Bologna Festival. Il progetto Leporello si articola in numerose attività laboratoriali in un processo importante che mette al centro le relazioni e la musica con le scintille di comunità che può far generare e l'articolato progetto Musica Anch'io crea molte collaborazioni e alleanze culturali significative e vitali per la città».
Musica Anch’io è un programma di attività laboratoriali rivolto al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, improntato al valore dell’inclusività sociale, con una particolare attenzione alle situazioni di fragilità. Musica Anch’io è una proposta per la fascia di pubblico 0-18, pensata come occasione di “crescita insieme” nella gioia del fare e ascoltare musica, maturando la consapevolezza del valore della musica come fonte di benessere. Il progetto si compone di quattro laboratori musicali a partecipazione gratuita realizzati in collaborazione con l’Antoniano di Bologna – ConTatto, CenerentoQua CenerentoLà, ClassiXBattle, Detective musicale – che si svolgono proprio negli spazi messi a disposizione dall'Antoniano, e del laboratorio espressivo di musicoterapia Leporello rivolto ai giovani detenuti dell’Istituto Penale per i Minori di Bologna.
«Realtà come l’Antoniano (e il suo settore dei servizi sociali, con il quale abbiamo lavorato a stretto contatto) e l'Istituto Penale Minorile – spiega Anahí Dworniczak, ideatrice e coordinatrice del progetto – diventano un’occasione e un contesto straordinario per confermare quanto l’educazione alla sensibilità musicale abbia la capacità di abbattere le distanze sociali attraverso un linguaggio condiviso ed egualitario».
Progetto avviato nel 2015 dall’Associazione Mozart14, ora affidato a Bologna Festival, per gentile concessione della Fondazione Claudio Abbado e Mozart14, Leporello ha l’obiettivo di portare la musica anche all’interno delle mura dell’Istituto Penale Minorile di Bologna, come mezzo espressivo più affine ai giovani detenuti per parlare di se stessi e della propria condizione. Coesione, ascolto reciproco e confronto: tutti valori fondamentali nel percorso di recupero del loro futuro. Così, nelle parole di Alessandra Abbado, fondatrice dell’Associazione Mozart14: «Sono felice che Bologna Festival abbia accolto questo progetto e immagino la gioia dei ragazzi dell’Istituto Penale Minorile che finalmente possono riprendere a fare musica insieme. Fare musica insieme ti cambia la vita. Per tante ragioni. Se la tua voce, il tuo suono, diventano espressione collettiva, è perché ti sintonizzi con gli altri, ti abitui ad ascoltarli, a rispettarli, ti fondi con loro parlando una lingua sola. Una lingua che supera i muri dell’intolleranza e del dolore».
Le attività per il pubblico dei bambini e delle famiglie proposte nell’ambito della rassegna di musica classica BABY BOFE’ proseguono domenica 16 aprile ore 16 e ore 18 (famiglie) e lunedì 17 aprile ore 10 (scuole) con lo spettacolo Detective musicale, in scena all’Antoniano Studio TV. Seguirà, a partire da ottobre, la nuova stagione del Baby BoFe’, giunto alla sua 17ª edizione. Tra le nuove proposte della stagione 2023-2024 anticipiamo il titolo inaugurale: Rossini Superstar, spettacolo musicale ideato e interpretato dal comico Paolo Cevoli insieme all’ensemble Saxofollia; la nuova produzione appositamente creata da Cevoli per Baby BoFe’ andrà in scena il 15 ottobre al Teatro Celebrazioni.
Il progetto didattico di formazione all’ascolto della musica classica NOTE SUL REGISTRO continua sino a giugno con le sue lezioni-concerto, i percorsi interdisciplinari di musica e pittura in Pinacoteca e l’invito a concerto con guida all’ascolto dell’iniziativa “Giovani in sala”, che ospita i ragazzi ai concerti serali della rassegna Grandi Interpreti di Bologna Festival.
Nessun commento:
Posta un commento