giovedì 13 aprile 2023

LA MUSICA CHE SALE: SIMONE ZANCHINI E L’ORCHESTRA CHERUBINI A CERVIA - Venerdì 14 aprile, alle 20, il concerto alla Darsena del Sale

Non potrà ancora contare su un repertorio paragonabile a quello di violino e pianoforte, ma la fisarmonica – il più giovane tra gli strumenti acustici – viaggia veloce alla scoperta di nuovi mondi sonori, con l’agilità e la versatilità che la contraddistinguono. La dimostrazione? Venerdì 14 aprile, alle 20 alla Darsena del Sale di Cervia, il virtuoso della fisarmonica Simone Zanchini dialoga con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, diretta da Giovanni Conti per il secondo dei concerti della rassegna La musica che sale. E se nel programma non manca la voce autorevole di Astor Piazzolla, con una Tango Suite che include Oblivion ed Escualo, nell’Opale Concerto di Richard Galliano la forma canonica in tre movimenti incontra il carattere popolare dello strumento solista per un brano dal carattere, appunto, opalescente, mentre con il Bandoneon Concerto Roberto Di Marino esplora le qualità distintive, e distintamente sensuali, della fisarmonica, fra trascinanti ritmi sincopati e melodie mozzafiato. Biglietti 15 Euro disponibili presso la Biglietteria del Teatro Alighieri, online su orchestracherubini.it e presso lo IAT di Cervia (0544 974400); per i residenti nel Comune di Cervia, un biglietto omaggio per ogni biglietto acquistato. 
 
È raro vedere la fisarmonica come strumento solista in un’orchestra sinfonica – nota Simone Zanchini, che, pur diplomato in fisarmonica al Conservatorio di Pesaro, ha per lingua madre il jazz e l’improvvisazione – Ma il fatto che non sia così consueto non significa che sia meno bello, anzi! Per ragioni anagrafiche, la fisarmonica ha tanti aspetti sonori ancora inesplorati: basti pensare che, essendo uno strumento di legno, si sposa in maniera sublime con gli archi. Il problema è che non siamo abituati a immaginarla in questo repertorio. Quel che rende particolarmente significativa questa collaborazione con la Cherubini, con cui avevo già lavorato nel 2013 per il progetto di Ravenna Festival sulla musica da ballo, è la trasversalità: questo è un concerto che ‘nobilita’ lo strumento a mantice senza rinunciare al jazz e all’improvvisazione.

Nessun commento:

Posta un commento