giovedì 13 novembre 2025

Domani venerdì 14 novembre al Teatro Manzoni il pianista Julius Asal sostituirà Evgeny Kissin con l'Orchestra del TCBO diretta da Boreyko

 
MUSICA INSIEME
I CONCERTI 2025|2026
XXXIX edizione
Venerdì 14 novembre 2025 | ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni
(Via de’ Monari 1/2 – Bologna)

ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
JULIUS ASAL pianoforte
ANDREY BOREYKO direttore
Musiche di Glinka, Skrjabin, Šostakovič

Come annunciato, a causa di un’improvvisa indisposizione, Evgeny Kissin non potrà interpretare il concerto di domani sera. «La città di Bologna, e gli amici di Musica Insieme in particolare, mi sono molto cari. Sono molto addolorato di non poter essere con voi - ha dichiarato il Maestro Kissin - ma un improvviso problema di salute mi costringe a prendere una pausa dai miei impegni concertistici almeno fino a dicembre». A sostituirlo domani venerdì 14 novembre 2025 alle 20.30 per la stagione I Concerti 25|26 di Musica Insieme, accanto all’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, sarà Julius Asal (nella foto a destra), giovane pianista tedesco considerato tra i più raffinati interpreti della sua generazione, al suo debutto a Bologna. Elogiato da Menahem Pressler per il suo “suono di una bellezza unica e per la sua sonorità speciale”, nel 2024 Asal è stato nominato BBC New Generation Artist e Rising Star per Classic FM. Incide in esclusiva con Deutsche Grammophon. Sul podio salirà lo straordinario direttore russo Andrey Boreyko (nella foto di Michal Zagorny, in basso), che dirigerà per la prima volta la compagine bolognese, della quale ha sottolineato «la straordinaria preparazione tecnica e l’eccellenza intrerpretativa».
«Sono certo però che la direzione del Maestro Andrey Boreyko, con il quale collaboro da tempo, - prosegue Evgeny  Kissin - e il debutto della giovane star Julius Asal sulle scene del Manzoni renderanno la serata unica ed emozionante. Da parte mia, prometto che tornerò presto a suonare per Musica Insieme, e invio un saluto affettuoso a tutto il pubblico di Bologna!».

Il concerto, in collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna, renderà omaggio alla grande tradizione musicale russa, aprendosi con l'Ouverture da Ruslan e Ljudmila di Michail Glinka, per proseguire con il Concerto per pianoforte in fa diesis minore op. 20 di Skrjabin, due opere che uniscono espressività, melodia e virtuosismo spettacolare. Il programma si completa con un omaggio al 50° anniversario della morte di Dmitrij Šostakovič, con la Quindicesima Sinfonia, l’ultima del suo catalogo, dove l’autore torna ad un’orchestra vasta e lussureggiante, quasi raccogliendo in un unico sguardo la lezione del Novecento.
Il concerto vedrà come Main Sponsor Alfasigma e sarà preceduto, questa mattina  giovedì 13 novembre alle ore 12 al Teatro Auditorium Manzoni, da una prova aperta gratuita e riservata agli studenti delle scuole.
Venendo al programma del concerto, l'Ouverture da Ruslan e Ljudmila di Michail Glinka riflette l'animo favolistico dell'opera omonima, uno dei tentativi abilmente condotti da Glinka nel creare un repertorio di carattere nazionale che unisse i tratti e lo stile della musica popolare russa alle tecniche compositive occidentali. Nell'Ouverture, infatti, si percepisce l'influenza del melodramma italiano tra le righe di una ricca orchestrazione che racchiude numerosi richiami al folklore russo. 
Dopo un coinvolgente inizio, sarà la volta del Concerto per pianoforte e orchestra in fa diesis minore op. 20 di Aleksandr Skrjabin. Forte dei suoi studi pianistici, il compositore moscovita affronta con grande maturità il suo primo contatto con l’orchestra e ne ricava un brano appannaggio di pochissimi solisti per l’elevata difficoltà tecnica quasi rapsodica, alla Liszt, per la resa delle sonorità aggraziate mutuate da Chopin – come avviene per il giovane Rachmaninov – e per l’interpretazione di un misticismo ancora in fase assai embrionale che avrebbe poi caratterizzato esplicitamente buona parte della sua musica.
Ascolteremo infine l’ultima sinfonia di Dmitrij Šostakovič, la Quindicesima, considerata il suo testamento spirituale. Dopo la Quattordicesima, una marcia funebre di proporzioni incredibili, questa volta il compositore sceglie una struttura classica in quattro movimenti per riflettere sul ciclo di un’intera vita. Dietro la sua lussureggiante varietà timbrica e le citazioni di celebri pagine musicali, dal Guglielmo Tell di Rossini al Crepuscolo degli Dei di Wagner, si cela “l’eroe” Šostakovič, il più russo dei compositori russi, dalla vita segnata da continui compromessi alla ricerca di una libera e completa affermazione artistico-professionale, che si avvia verso un altro mondo, in un’atmosfera a tratti ironica, degna dello humour di Gogol', e per nulla tragica.


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