giovedì 27 novembre 2025

La chitarra flamenca di Riccado Ascani e l’oud di Pejman Tadayon accompagnano l’ascoltatore in un viaggio musicale dalla Persia alla Spagna, dalla musica sufi al falmenco

 

Sarà un viaggio musicale che trasporterà l’ascoltatore attraverso i secoli e i continenti alla scoperta delle origini del flamenco, che conserva ancora oggi chiare tracce delle sue origini orientali. E sarà anche un viaggio alle origini di uno degli strumenti più diffusi nella musica occidentale, la chitarra, nata anch’essa in Spagna e anch’essa di origine orientale. Invitano a questo viaggio Riccardo Ascani (chitarra flamenca) e Pejman Tadayon (oud), protagonisti del concerto presentato da Roma Sinfonietta per due giorni consecutivi, martedì 2 dicembre alle 20.30 nel Teatro di Villa Lazzaroni (via Appia Nuova 522, parcheggio gratuito in via Tommaso Fortifiocca 71) e mercoledì 4 dicembre alle 18.00 nell’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma Tor Vergata (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).
Il titolo del concerto è sintetico e chiaro, “Dalla Persia alla Spagna: il flamenco”. Al piacere di ascoltare musiche dai ritmi e colori entusiasmanti si aggiungerà il piacere più sottile ma altrettanto affascinante di scoprire come le tradizioni musicali si muovano e percorrano migliaia di chilometri, unendo culture che per secoli si sono divise e combattute per ragioni di economia e di potere, spesso mascherate sotto pretesti religiosi, ma che in realtà erano molto più simili e più vicine di quanto si volesse far credere. Più di qualsiasi altra manifestazione delle diverse culture e civiltà umane, la musica - dunque non è soltanto un luogo comune considerarla il linguaggio universale per eccellenza - è capace di narrare storie che hanno plasmato l’identità dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo e dei paesi limitrofi, che per millenni sono stati la culla della nostra civiltà.
Come si è detto, i protagonisti di questi due concerti sono l’italiano Riccardo Ascani e l’iraniano Pejman Tadayon con i rispettivi strumenti, la chitarra e l’oud, che rappresentano due mondi apparentemente distanti ma che in realtà sono parenti stretti. Infatti l’oud o laud è, come indica il suo nome stesso, l’antenato del liuto, dalla cui evoluzione è a sua volta nata la chitarra a sei corde, che è diventata il simbolo della musica spagnola e in particolar del flamenco. Non per caso il flamenco ha avuto origine in Andalusia, che per secoli, dal 711 al 1492, è stata governata dagli arabi. Ovviamente esistono anche delle differenze tra le due culture musicali: sull’oud risuonavano musiche persiane e arabe, con melodie sinuose e ritmi morbidi, mentre sulla chitarra si sono sviluppate musiche dai ritmi marcati e dalle melodie passionali, come il flamenco. Mentre l’oud esprime la spiritualità, la profondità e le sottili sfumature della tradizione persiana, la chitarra flamenca porta nella musica la forza, il “duende” e la percussività tipica della musica gitano-andalusa. Ma entrambi gli strumenti rivelano una base comune.
Pejman Tadayon, musicista, compositore, etnomusicologo e pittore di origine persiana, è considerato uno dei massimi esperti di musica persiana e sufi in Italia. Inizia a studiare in patria l’antico repertorio musicale persiano e gli strumenti tradizionali e nel 2003 si trasferisce in Italia per studiare all'Accademia di belle arti di Firenze. Contemporaneamente continua a studiare musica occidentale nella scuola di musica di Fiesole e successivamente Etnomusicologia alla Sapienza di Roma. Ha collaborato con artisti del calibro di Mauro Pagani, Massimo Ranieri, Patty Pravo, Andrea Moricone, Moni Ovadia, Eleonora Abbagnato, Silvio Orlando. Riccardo Ascani è uno dei maggiori esponenti della chitarra flamenca in Italia, apprezzato e stimato anche in Spagna. In quaranta anni di attività si è esibito nei più importanti circuiti teatrali, festival e club a livello nazionale ed internazionale e ha inciso otto album a suo nome. Il concerto sarà introdotto da Anna Rollando.
 


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