sabato 29 novembre 2025

TCBO: LA VIOLA DI TIMOTHY RIDOUT E LA DIREZIONE DI ROBERTO ABBADO PER HINDEMITH E SCHUMANN

 

STAGIONE SINFONICA 2025 DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Lunedì 1° dicembre ore 20.30, Auditorium Manzoni
 
Roberto Abbado direttore
Timothy Ridout viola
 
Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna
 
PROGRAMMA
 
Paul Hindemith
Der Schwanendreher, Concerto per viola e piccola orchestra sopra antichi canti popolari
Zwischen Berg und tiefem Tal
Nun laube, Lindlein, laube!
Fugato: Der Gutzgauch auf dem Zaune saß Variationen su Seid ihr nicht der Schwanendreher

Robert Schumann
Sinfonia n. 2 in do maggiore op.61
Sostenuto assai. Allegro ma non troppo
Scherzo: Allegro vivace
Adagio espressivo
Allegro molto vivace


“In pochi colpi d’arco, il britannico Timothy Ridout (nella foto di Kaupo Kikkas) si è ritagliato un posto nella ristrettissima cerchia dei grandi violisti”. Così il quotidiano francese «Le Monde» sul solista trentenne che debutta nella Stagione della Fondazione lirico-sinfonica felsinea, interpretando Der Schwanendreher, concerto per viola e piccola orchestra sopra antichi canti popolari di Paul Hindemith. A guidare la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna il “suo” Direttore principale Roberto Abbado, che nella seconda parte della serata – in programma lunedì 1° dicembre alle 20.30 all’Auditorio Manzoni – propone anche la Sinfonia n. 2 in do maggiore, op.61 di Robert Schumann.

Primo Premio ai concorsi internazionali per viola “Lionel Tertis” e “Cecil Aronowitz”, nonostante la giovane età Ridout è impegnato nell’ampliamento del repertorio per il suo strumento, eseguendo prime assolute come il Concerto per viola di Mark Simpson “Hold Your Heart in Your Teeth”, interpretato l’anno scorso alla Philharmonie di Berlino con la Deutsches Symphonie-Orchester Berlin diretta da Robin Ticciati. Il violista è inoltre ospite di realtà rinomate, dalla Wigmore Hall al Concertgebouw di Amsterdam, e di compagini come l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese e la BBC Symphony Orchestra, oltre ad aver collaborato con direttori quali Sir Simon Rattle e Sir András Schiff.
 
Vincitore nel 2008 del “Premio Abbiati”, Roberto Abbado (nella foto di Miro Zagnoli) è stato sul podio di numerosi concerti sinfonici e produzioni operistiche del TCBO: dal Macbeth verdiano firmato da Robert Wilson al più recente Trittico pucciniano con la regia di Pier Francesco Maestrini e sarà impegnato per l'inaugurazione della Stagione 2026 con Idomeneo di Mozart nel nuovo allestimento curato da Mariano Bauduin. Ha diretto orchestre prestigiose, come la Concertgebouworkest di Amsterdam, i Wiener Symphoniker, l’Orchestre national de France, la Staatskapelle Dresden e la Gewandhausorchester di Lipsia.
 
Conosceva bene la viola Paul Hindemith, che ebbe lunga esperienza come solista di questo strumento a cui dedicò svariati lavori. Non fa eccezione Der Schwanendreher, letteralmente “il gira-cigni”, ovvero colui che nelle cucine medievali girava il volatile allo spiedo, accomunato allegoricamente al menestrello di strada che muoveva la manovella della ghironda a forma di cigno. Tutti i tre movimenti impiegano canti popolari cinquecenteschi tedeschi e il titolo del concerto fa riferimento a quello utilizzato come materiale tematico per l’ultimo tempo: sette variazioni sul canto popolare “Non sei un gira-cigni?”. Eseguito la prima volta ad Amsterdam il 14 novembre 1935, con l’autore stesso come solista, questo concerto ricorre a un organico insolito, che non prevede negli archi né i violini né le viole, per dare risalto allo strumento solistico ed evocare un timbro antico e folcloristico.
 
Iniziava a manifestarsi l’instabilità psichica di Schumann tra il 1845 e il 1846, periodo di composizione della sua Seconda Sinfonia in do maggiore. «Ho composto la sinfonia nel dicembre 1845, ancora mezzo malato – spiegava l’autore in una lettera –; mi sembra che lo si possa avvertire ascoltandola. Solamente nell’ultimo movimento mi sono sentito nuovamente me stesso; adesso, sto meglio, dopo aver finito l’opera intera. Ma mi fa pensare a giorni tristi». La sinfonia destinata a diventare una delle più apprezzate da compositori come Brahms e Čajkovskij, venne tenuta a battesimo da Felix Mendelssohn al Gewandhaus di Lipsia il 5 novembre del 1846, riscuotendo in quella occasione scarso successo, tanto che fu necessario apportare delle modifiche per l’esecuzione nella città natale di Schumann, Zwickau, nel luglio del 1847.
 


Nessun commento:

Posta un commento