Sarà un omaggio alla grande Amy Winehouse il secondo appuntamento con la fortunata rassegna Voci di donna, curata dalla Cooperativa Teatro e/o Musica. Giovedì 20 novembre alle 20.30 la regina del soul bianco rivivrà al Teatro Verdi di Sassari nello spettacolo-concerto Io & Amy - Quello che avrei voluto dire a Amy Winehouse. Sul palcoscenico Manuela Loi (nella foto a destra) alla voce e la sua Soul Band formata da Virgilio Atzori al basso, Pier Paolo Cardia al pianoforte, Chiara Faedda e Valentina Scanu ai cori e la partecipazione straordinaria del percussionista dell’Orchestra di Piazza Vittorio Ernesto Lopez Maturell.
Lo show,
del Teatro del Segno di Cagliari, è ideato e scritto da Paolo Putzu
e interpretato da Stefano Ledda (nella foto a sinistra) che ne è anche regista: il viaggio
parte da una sala di registrazione della Island Records, l’etichetta
di Amy Winehouse, ed è il flusso di ricordi di un uomo che ha
vissuto il fulgore dell’incendio di luci e il baratro della
tempesta di ombre che hanno circondato la vita e il talento della
cantautrice britannica, morta a 27 anni come altri grandi artisti
come Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt
Cobain. Paul, il protagonista dello spettacolo, racconta il senso
profondo di una colpa che non ha e che non ha forse mai avuto: un
percorso tra i solchi della memoria e della musica che si riversa
sulle tavole del palcoscenico come tra i tavolini di quel fumoso club
degli esordi di una icona della musica mondiale, fino alla fama
dell’Astoria Theatre di Londra.
La rassegna Voci di donna, alla sua 26esima edizione, si è aperta lo scorso 28 ottobre con il trascinante spettacolo “Caffè chantant” e un’applauditissima performance della cantante Alessia Desogus, capace di portare il pubblico nelle atmosfere della chanson francese e dei club di Chicago, passando con abilità dal jazz al pop. Il gran finale è previsto per il 25 novembre con il concerto di un pezzo di storia della musica italiana, Rita Pavone, la ribelle e anticonformista cantante sulle scene da oltre sessant’anni.


Nessun commento:
Posta un commento