giovedì 20 novembre 2025

Lunedì 24 novembre al Teatro Manzoni di Bologna la maratona Šostakovič con Petrushansky, Marzadori, Bronzi e l'Orchestra da camera di Perugia


MUSICA INSIEME
I CONCERTI 2025|2026
XXXIX edizione
Lunedì 24 novembre 2025 | ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni
Via de’ Monari 1/2 – Bologna
 
ORCHESTRA DA CAMERA DI PERUGIA
NIKOLETTA HERTSAK soprano
LAURA MARZADORI violino
RAPHAËL HORRACH tromba
BORIS PETRUSHANSKY pianoforte
ENRICO BRONZI violoncello e direttore
 

DMITRIJ ŠOSTAKOVIČ (1906-1975)
Preludi e Fughe op. 87 per pianoforte (1951)
n. 7 in la maggiore
n. 15 in re bemolle maggiore
 
Sette Romanze su poesie di Aleksandr Blok op. 127
per soprano, violino, violoncello e pianoforte (1967)
 
****
 
Cinque Romanze op. 109 – Satire di Sasha Chorny per soprano e pianoforte (1960) 

Trio n. 2 in mi minore op. 67 per pianoforte, violino e violoncello (1944)
 
****

Kammersinfonie in do minore op. 110a (1960)
Trascrizione di Rudolf Barshai del Quartetto per archi n. 8 op. 110

Concerto n. 1 in do minore op. 35 per pianoforte, tromba e orchestra (1933)


In occasione del cinquantenario della scomparsa di Dmitrij Šostakovič, Musica Insieme propone al Manzoni una originale maratona, dal pianoforte solo all’orchestra, per celebrare un compositore emblema del Novecento musicale
Lunedì 24 novembre 2025 (Auditorium Manzoni, ore 20.30) Musica Insieme renderà un caleidoscopico omaggio alla grande musica di Dmitrij Šostakovič, per celebrarne il cinquantesimo anniversario della morte. Compositore che ha indelebilmente segnato la storia della musica del secolo scorso, accosta sonorità pungenti che rimandano alle tragiche vicende storiche del suo Paese a una vivida orchestrazione, connotata da una vena di ironia degna del più acuto humour del suo conterraneo Gogol’. La sua musica non potrà essere meglio illuminata che da un grande pianista russo come Boris Petrushansky, ideatore del progetto monografico, accompagnato da fuoriclasse come Enrico Bronzi (nella foto in alto) e Laura Marzadori (nella foto a destra, di Ennio D'Altri, mod.), affiancati da giovani talenti come il soprano Nikoletta Hertsak e Raphaël Horach, promettente trombettista corso. Cinque solisti si alterneranno quindi sul palcoscenico del Manzoni insieme all’Orchestra da Camera di Perugia, regalandoci un’esperienza che ci accompagnerà nel cuore della più nobile delle arti.

Il concerto vedrà come Main Sponsor Pilot Pen Italia e Radio Italia anni ’60 e sarà preceduto, domenica 23 novembre alle 18 all’Oratorio di San Filippo Neri, dalla prima delle proiezioni gratuite di Vite straordinarie: il film biografico del 1988 Testimony, con la regia di Tony Palmer e il Premio Oscar Ben Kingsley nel ruolo di Dmitrij Šostakovič.


Boris Petrushansky (nella foto in alto) commenta così l’impaginato della serata: «È un programma poliedrico, perché quando pensiamo a Šostakovič solitamente lo associamo alla drammaticità del suo tempo o alle insidie che ha vissuto. In parte è così, ma Šostakovič è anche un compositore con una mente brillante e ottimista e con una grande fiducia nell’umanità. Infatti, il Preludio e Fuga op. 87 n. 7, con cui si aprirà il concerto, è coronato da una luce quasi paradisiaca che ricorda una preghiera. Il brano successivo, il Preludio e Fuga n. 15, è invece molto più burrascoso e ironico, tanto che nella fuga regna il caos e una sorta di instabilità tonale. A fare da contraltare a quest’anima ottimista e creativa ci sono le Sette Romanze su poesie di Aleksandr Blok, una musica particolarmente tetra e drammatica. Le Cinque Satire di Sasha Chorny mostrano ancora un altro aspetto di Šostakovič, molto ironico e sarcastico, con diverse citazioni, da Rachmaninov (che non era il suo compositore preferito) alla musica popolare, fino alla Sonata per violino e pianoforte “A Kreutzer” di Beethoven. Con il Trio op. 67 e con il Quartetto per archi n. 8 op. 110, nella versione per orchestra da camera di Rudolf Barshai, si torna ad un clima oscuro, fra la tragedia dell’Olocausto nel primo caso e il ricordo delle vittime della guerra nel secondo. Il Concerto per pianoforte e tromba n. 1 op. 35 invece alterna momenti drammatici a citazioni beethoveniane e non solo, che accendono il finale di ottimismo. Riassumendo, questo programma che inizia con una preghiera in musica e passa per la tragedia della guerra, giunge infine a un atteggiamento positivo che invita tutti a sperare nel futuro».

Ripercorrendo il programma nel dettaglio, dopo un inizio affidato al pianoforte solo salirà sul palco il giovane soprano ucraino Nikoletta Hertsak (nella foto a sinistra, di Yana Maziuta), accanto a lei Boris Petrushansky, per le Satire di Sasha Chorny, poeta russo contemporaneo di Šostakovič, caratterizzate da un linguaggio scarno, con il pianoforte ridotto all’essenziale. I personaggi di Chorny sono spesso piccoli uomini meschini, affettati, connotati da una discreta carica ironica.
Dopo il primo dei due brevi intervalli della serata, sarà la volta delle Romanze di Aleksandr Blok, poeta simbolista, ambientate invece in un clima di attesa e desolazione. La voce risulta spoglia, scabra, accompagnata da uno o due strumenti; soltanto nell’ultima romanza vedremo riuniti violino, violoncello e pianoforte.
Seguiranno due importanti pagine cameristiche. Il Trio n. 2 fu concepito durante la Seconda guerra mondiale, nella cupa tonalità di mi minore, in cui appare particolarmente evidente il contrasto tra lirismo e frammentazione ritmica e timbrica. La Kammersinfonie aprirà la terza parte del concerto: riscrittura del drammatico Ottavo Quartetto, che fu eseguito durante i funerali del compositore nel 1975, si articola in cinque movimenti, colmi di autocitazioni. La serata si concluderà con il vibrante Concerto per tromba, pianoforte e orchestra op. 35, risalente agli anni ’30 e caratterizzato da un inedito accoppiamento di strumenti solisti. Per l’occasione, Šostakovič impiega nuovamente la tecnica del collage di citazioni autografe, attingendo anche al repertorio popolare ebraico e alla musica da film, in un’atmosfera brillante ed estrosa.

Nessun commento:

Posta un commento