Con una scelta di pagine musicali che propongono l’accostamento della grande tradizione russa dell’Ottocento al lirismo americano del Novecento, giovedì 20 novembre alle ore 20.00 è in programma il secondo appuntamento della Stagione Sinfonica 2025-26 del Teatro Carlo Felice di Genova. Sul podio dell’Orchestra della Fondazione ligure salirà Christopher Franklin, direttore statunitense con solide radici in Italia e attivo da anni nei principali teatri internazionali; solista la violinista Francesca Dego, tra le interpreti italiane più richieste della sua generazione, applaudita per la naturalezza del fraseggio e la brillantezza tecnica.
Sotto il titolo “Russia & America” sono racchiuse le pagine di tre autori profondamente diversi per provenienza, stile e linguaggio, ma accomunati da una forte centralità della melodia e da alcuni insoliti rimandi: la Sérénade mélancolique op. 26 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, il Concerto per violino op. 14 di Samuel Barber e la Sinfonia n. 2 in si minore di Aleksandr Borodin.
La Sérénade mélancolique op. 26 (1875) di Čajkovskij è una pagina giovanile ma già segnata da quella miscela di lirismo, introspezione e slancio emotivo che caratterizzerà l’intera produzione del compositore. Il violino emerge con una linea ampia e avvolgente, mentre l’orchestra crea uno sfondo ricco di sfumature: non una malinconia cupa, bensì un’elegia pensosa, un sentimento inquieto che guarda verso l’infinito. Il Concerto per violino op. 14 (1939) di Samuel Barber, scritto alla vigilia della Seconda guerra mondiale, è oggi considerato uno dei capolavori del Novecento americano. Il primo movimento (Allegro) presenta un tema cantabile modellato con naturalezza dalla voce solistica; l’Andante centrale è il cuore espressivo dell’opera, un dialogo intimo e sospeso tra violino e orchestra; il Presto in moto perpetuo conclusivo irrompe come un turbine, richiedendo al solista una precisione virtuosistica estrema. Barber dipinge così la sua America elegante, sensibile, moderna ma radicata nella tradizione tonale.
Nella seconda parte si torna alla
Russia ottocentesca con la Sinfonia n. 2 in si minore (1877)
di Aleksandr Borodin, tra i massimi rappresentanti del “Gruppo dei
Cinque”. Scienziato ma musicista per vocazione, Borodin infonde in
questa partitura un’energia diretta e popolare. L’“Allegro”
iniziale è costruito su temi vigorosi dal carattere eroico; lo
Scherzo è rapidissimo, giocato su contrasti e asimmetrie;
l’“Andante” introduce una dimensione contemplativa, ispirata a
un’antica bylina (canto epico russo), con una melodia affidata ai
fiati su un tappeto di arpeggi; il Finale esplode in un ritmo
danzante che trasforma il sinfonismo in festa collettiva, tra
richiami folclorici e slancio trascinante.
A causa di improrogabili lavori di manutenzione dell’impianto elettrico, il Teatro Carlo Felice verrà disalimentato e chiuso dal 24 al 28 novembre. Di conseguenza, il previsto concerto del 27 novembre Berio100 diretto da Marco Angius è annullato. I titolari di abbonamento alla stagione Sinfonica 2025/2026 e i possessori di biglietto saranno contattati dalla biglietteria per le modalità di rimborso, che potrà comunque essere richiesto esclusivamente dall’1 al 12 dicembre prossimi.



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