domenica 30 novembre 2025

Bologna, il dialogo fra culture diverse sarà protagonista all’Archeologico per il secondo appuntamento di Una notte al museo, in cui le musiche eseguite da un originale duo di strumenti “a pizzico” si accosteranno alla preziosa guida dello scultore Felice Tagliaferri

 

MUSICA INSIEME
UNA NOTTE AL MUSEO
 
in occasione della
Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità
Mercoledì 3 dicembre 2025 ore 19
Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2, Bologna

Musica e Arte: un dialogo culturale

KhromaDuo 
Eugenio Palumbo mandolino
Anna Pilleroni arpa
Musiche di Andrès, Beethoven, Calace, Piazzolla
 
Visita “tattile” a cura di Felice Tagliaferri, scultore non vedente, 
direttore della scuola itinerante “La Chiesa dell’Arte”
 

Mercoledì 3 dicembre alle 19, al Museo Archeologico, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, Musica Insieme presenterà al pubblico il secondo appuntamento della nuova rassegna Una notte al museo, un format che associa visite “speciali” ai principali luoghi culturali del territorio all’esibizione di artisti chiamati a interagire creativamente con le opere esposte. Il momento musicale è abbinato a una visita condotta da una guida d’eccezione come Felice Tagliaferri, scultore non vedente che accompagna i partecipanti in esplorazioni tattili delle opere, invitandoli a “vedere” con le mani e favorendo l’immaginazione e l’ascolto interiore.
Di seguito le parole di Tagliaferri in merito a questa rassegna: «Ci aspettiamo innanzitutto due cose: l’apprezzare realmente la musica, perché togliendo il senso della vista l’udito diventa il canale sensoriale principale, e dall’altra parte “vedere col tatto”, perché col tatto si vede oltre la vista».

Realizzata grazie alla preziosa ospitalità e alla collaborazione con il Settore Musei Civici del Comune di Bologna, Una notte al museo vede al suo fianco due sostenitori particolarmente sensibili alle tematiche culturali e di accessibilità della rassegna: Galletti Condizionatori S.p.A. e BPER.
 

Il secondo appuntamento di Una notte al museo fonde in un’inedita esperienza sensoriale le antiche sculture custodite nelle sale del Museo Civico Archeologico e un itinerario musicale che attraversa secoli, stili e geografie. Le opere saranno raccontate sia dall’esplorazione “tattile”, guidata da Felice Tagliaferri (nella foto a sinistra), che dalla presentazione da parte delle curatrici del Museo, e la visita si completerà con un momento musicale che celebrerà la multiculturalità come dialogo sonoro e come scambio tra linguaggi, emozioni e mondi. Per ricordarci come l’arte permetta di armonizzare le differenze e metterle in contatto, trasformandole in una voce comune.  
Il programma proposto dal KhromaDuo, composto dal mandolinista Eugenio Palumbo e dall’arpista Anna Pilleroni, vuole essere proprio un dialogo tra culture diverse, unite dal filo sottile dello strumento a pizzico. Arpa e mandolino, strumenti dalle radici antiche, diventano simboli di incontro e di trasformazione, capaci di viaggiare tra le corti europee e i caffè di Buenos Aires. Aprirà il concerto un brano di Bernard Andrès, arpista e compositore francese contemporaneo. Zerbina, ricorda il duo, “è un gioco di libertà espressiva che abbatte confini geografici e sonori, restituendo allo strumento una voce nuova, aperta al mondo”. È infatti possibile cogliere tutto il potenziale timbrico dell’arpa, ulteriormente arricchito da effetti inediti. Sarà poi la volta del sommo Ludwig van Beethoven e del suo Adagio ma non troppo WoO 43b, uno dei cinque brani da lui originariamente composti per mandolino e tastiera. Questa pagina fu probabilmente scritta per l’amico Václav Krumpholz, virtuoso di mandolino e fratello di uno dei più celebri arpisti del suo tempo, Johann Baptist Krumpholz. Si proseguirà con la Serenata Malinconica op. 120 di Raffaele Calace, importantissimo mandolinista vissuto a cavallo tra Otto e Novecento. La sua musica, ricordano gli interpreti, “fonde la tradizione napoletana con una sensibilità cosmopolita che congiunge tutto il mondo, in particolare il Giappone, oggi patria di migliaia di mandolinisti”. Il duo concluderà la performance proponendo due movimenti di Histoire du Tango di Astor Piazzolla, composizione da cui traspare l’evoluzione di un genere che ha fatto la storia della musica argentina e non solo. Dai raffinati profumi del Café 1930, caratterizzato da un tango lento e malinconico, si passerà alle atmosfere cosmopolite del Night-club 1960, in cui il tango, questa volta, risentirà dell’influenza della Bossa nova brasiliana.
 
UNA NOTTE AL MUSEO terminerà mercoledì 21 gennaio 2026, sempre alle 19, presso il Museo Civico Medievale (Via Manzoni 4, Bologna), con l’incontro Fra Oriente e Occidente, che vedrà protagonista, accanto a Felice Tagliaferri, il duo Dragonfly, composto da Danusha Waskiewicz (viola e voce) e Naomi Berrill (violoncello e voce).

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