Mercoledì 3 dicembre alle 19, al Museo
Archeologico, in occasione della Giornata Internazionale delle
Persone con Disabilità, Musica Insieme presenterà al pubblico il
secondo appuntamento della nuova rassegna Una notte al museo, un
format che associa visite “speciali” ai principali luoghi
culturali del territorio all’esibizione di artisti chiamati a
interagire creativamente con le opere esposte. Il momento musicale è
abbinato a una visita condotta da una guida d’eccezione come Felice
Tagliaferri, scultore non vedente che accompagna i partecipanti in
esplorazioni tattili delle opere, invitandoli a “vedere” con le
mani e favorendo l’immaginazione e l’ascolto interiore.
Di
seguito le parole di Tagliaferri in merito a questa rassegna: «Ci
aspettiamo innanzitutto due cose: l’apprezzare realmente la musica,
perché togliendo il senso della vista l’udito diventa il canale
sensoriale principale, e dall’altra parte “vedere col tatto”,
perché col tatto si vede oltre la vista».
Realizzata grazie
alla preziosa ospitalità e alla collaborazione con il Settore
Musei Civici del Comune di Bologna, Una notte al museo vede
al suo fianco due sostenitori particolarmente sensibili alle
tematiche culturali e di accessibilità della rassegna: Galletti
Condizionatori S.p.A. e BPER.
Il programma proposto dal KhromaDuo, composto dal mandolinista Eugenio Palumbo e dall’arpista Anna Pilleroni, vuole essere proprio un dialogo tra culture diverse, unite dal filo sottile dello strumento a pizzico. Arpa e mandolino, strumenti dalle radici antiche, diventano simboli di incontro e di trasformazione, capaci di viaggiare tra le corti europee e i caffè di Buenos Aires. Aprirà il concerto un brano di Bernard Andrès, arpista e compositore francese contemporaneo. Zerbina, ricorda il duo, “è un gioco di libertà espressiva che abbatte confini geografici e sonori, restituendo allo strumento una voce nuova, aperta al mondo”. È infatti possibile cogliere tutto il potenziale timbrico dell’arpa, ulteriormente arricchito da effetti inediti. Sarà poi la volta del sommo Ludwig van Beethoven e del suo Adagio ma non troppo WoO 43b, uno dei cinque brani da lui originariamente composti per mandolino e tastiera. Questa pagina fu probabilmente scritta per l’amico Václav Krumpholz, virtuoso di mandolino e fratello di uno dei più celebri arpisti del suo tempo, Johann Baptist Krumpholz. Si proseguirà con la Serenata Malinconica op. 120 di Raffaele Calace, importantissimo mandolinista vissuto a cavallo tra Otto e Novecento. La sua musica, ricordano gli interpreti, “fonde la tradizione napoletana con una sensibilità cosmopolita che congiunge tutto il mondo, in particolare il Giappone, oggi patria di migliaia di mandolinisti”. Il duo concluderà la performance proponendo due movimenti di Histoire du Tango di Astor Piazzolla, composizione da cui traspare l’evoluzione di un genere che ha fatto la storia della musica argentina e non solo. Dai raffinati profumi del Café 1930, caratterizzato da un tango lento e malinconico, si passerà alle atmosfere cosmopolite del Night-club 1960, in cui il tango, questa volta, risentirà dell’influenza della Bossa nova brasiliana.
UNA NOTTE AL MUSEO terminerà mercoledì 21 gennaio 2026, sempre alle 19, presso il Museo Civico Medievale (Via Manzoni 4, Bologna), con l’incontro Fra Oriente e Occidente, che vedrà protagonista, accanto a Felice Tagliaferri, il duo Dragonfly, composto da Danusha Waskiewicz (viola e voce) e Naomi Berrill (violoncello e voce).


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