martedì 25 novembre 2025

Un programma dedicato alle musiche di Scarlatti, in occasione dei 300 anni dalla morte del compositore, e per la festività di Santa Cecilia.



MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE ORE 20.30
Sala Sinopoli
 
Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Orchestra Ghislieri
direttore Giulio Prandi
maestro del coro Andrea Secchi
soprano I Martina Licari
soprano II Carlotta Colombo
contralto Margherita Maria Sala
tenore Raffaele Giordani
basso Alessandro Ravasio
 
Alessandro Scarlatti per la festività di Santa Cecilia
in occasione dei 300 anni dalla morte
 
Dal Vespro di Santa Cecilia
Antifona “Cantantibus organis”
Nisi Dominus
Antifona “Valerianus in cubiculo”
Lauda Jerusalem
Magnificat
 
Messa di Santa Cecilia
 

Nel tricentenario della morte di Alessandro Scarlatti, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia rende omaggio al maestro del barocco napoletano mercoledì 26 novembre, con un programma interamente dedicato al suo repertorio sacro, in occasione anche della concomitante festività di Santa Cecilia, caduta il 22 novembre. L’appuntamento è alle ore 20.30 in Sala Sinopoli (Auditorium Parco della Musica). Sul palco si esibiranno il Coro di Santa Cecilia e l’Orchestra Ghislieri diretti da Giulio Prandi (nella foto a sinistra), ensemble, quest’ultimo, specializzato nel repertorio  settecentesco e al suo debutto a Santa Cecilia.
Andrea Secchi è maestro del coro, Martina Licari e Carlotta Colombo rispettivamente soprano I e II, Margherita Maria Sala contralto, Raffaele Giordani tenore, Alessandro Ravasio basso.
La doppia celebrazione offrirà l’occasione per riscoprire il repertorio sacro di Scarlatti, a partire dal Vespro di Santa Cecilia fino alla Messa di Santa Cecilia. Queste composizioni, scritte a Roma, appartengono all’ultimo grande ciclo di musica sacra scarlattiana e sono state realizzate tra il 1720 e il 1721 su commissione del cardinale titolare della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere, in occasione dei festeggiamenti della Santa patrona della musica.
Qui la storia della Basilica si intreccia con quella dell’Accademia di Santa Cecilia. Il 22 novembre era un giorno di festa non solo nella Basilica di Trastevere: la Congregazione dei Musici di Santa Cecilia solitamente raccoglieva fondi per organizzare cerimonie solenni e sceglieva ogni anno i compositori incaricati di scrivere la Messa e i vespri da eseguire nella chiesa di San Carlo ai Catinari, sede della Congregazione. Fu scelto, in quell’occasione, Scarlatti, il quale compose un ciclo di brani caratterizzati da una grande varietà stilistica, che si discosta dalla grande tradizione di repertorio sacro consolidata.

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