La rassegna "Il Pianoforte Contemporaneo" di Ferrara Musica prosegue il suo ciclo con il terzo appuntamento al Ridotto del Teatro Comunale “Claudio Abbado”. Domenica 30 novembre, con inizio alle 10.30, il pianista Alfonso Alberti – figura di spicco nel panorama musicale italiano, la cui attività si divide equamente tra la tastiera, la scrittura e la divulgazione – presenterà un recital che incrocia l'attualità di Fabio Vacchi con la storica grandezza di Luigi Dallapiccola (nella foto a sinistra). Il concerto assume un significato particolare poiché ricorda il cinquantenario della scomparsa di Luigi Dallapiccola (1904-1975), figura cardine del Novecento musicale italiano. Alberti renderà omaggio al Maestro triestino con due opere pianistiche fondamentali: verranno eseguite la Sonatina canonica in mi bemolle maggiore, su capricci di Niccolò Paganini (1942-43), che traduce il virtuosismo paganiniano in una rigorosa e al tempo stesso brillante arte del contrappunto. A seguire, il cuore della mattinata, il Quaderno musicale di Annalibera (1952). Questo ciclo di undici brevi pezzi (Simbolo, Accenti, Fregi, Quartina e altri) è un capolavoro della dodecafonia, dove la tecnica seriale più severa si fa veicolo di una poesia riservata e di una tenera bellezza, composta dal musicista per la figlia come un intimo e prezioso diario.
A incorniciare la serialità lirica di Dallapiccola sarà la musica di Fabio Vacchi (nella foto a destra), tra i maggiori compositori italiani contemporanei. Alberti proporrà la sua Novelletta seconda (2023), brano dal carattere narrativo e intimo, che il pianista ha avuto il privilegio di preparare a stretto contatto con l'autore. A chiudere il recital sarà la Sonata n. 4 (2024), tra le più recenti fatiche di Vacchi, ispirata e basata sul Sonetto 193 di Petrarca “Pasco la mente d’un sí nobil cibo”, in cui Vacchi coniuga la propria tensione espressiva alla profondità lirica del testo petrarchesco. Fabio Vacchi è unanimemente considerato tra i maggiori compositori della scena italiana e internazionale; le sue opere liriche e sinfoniche sono state regolarmente commissionate e dirette da maestri come Claudio Abbado, Riccardo Muti e Myung-Whun Chung nei maggiori teatri e festival, dalla Scala a Salisburgo. Il suo linguaggio musicale, pur essendo profondamente contemporaneo, mantiene un forte legame con il melodramma e un’intensa carica emotiva e narrativa.
Alfonso Alberti (nella foto a sinistra) suona (il pianoforte) e
scrive (libri sulla musica). Sua grande passione è la musica d’oggi,
nella convinzione che essa sia un’opportunità formidabile per
capire il tempo che ci troviamo a vivere, e noi stessi che viviamo in
questo tempo. Ha suonato al Konzerthaus di Vienna, al LACMA di Los
Angeles, alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano, alla Cappella
Paolina del Quirinale, al Teatro Bibiena di Mantova, alla Tonhalle di
Düsseldorf. Ha pubblicato più di 20 dischi solistici e cameristici,
ultimo fra questi il cd per pianoforte e orchestra Giorgio
Gaslini - Murales Promenade, edito da Stradivarius (Orchestra Haydn
di Bolzano e Trento, direttore Yoichi Sugiyama). Per la stessa
etichetta, il cd col Concerto per pianoforte e orchestra di
Goffredo Petrassi (Orchestra della RAI, direttore Arturo Tamayo) ha
vinto il Premio della critica come miglior disco 2012 in Italia. Fra
i suoi libri: La rosa è senza perché. Niccolò Castiglioni,
1966-1996 (LIM), Vladimir Horowitz (L’Epos) e Le
sonate di Claude Debussy (LIM). Dal 2017 è uno dei conduttori
delle Lezioni di musica di Radio3. Di questo stesso anno è
la sua prima raccolta di poesie, Due, volume a quattro mani con
Gianni Bombaci per l’editore Il Raccolto. Del 2019 è
una plaquette con cinque sue poesie e tempere originali di
Adalberto Borioli.



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