Maurice Ravel. Un musicista tutto ordine e chiarezza, di un perfezionismo quasi maniacale, al punto che Stravinskij lo definì “l'orologiaio svizzero”. Nella sua musica tutto è lucidamente definito, chiaro, limpido, “ad alta risoluzione”. Tuttavia, sotto questa superficie levigata si nascondono inquietudini e mondi sotterranei, oscuri, ancora forse non sufficientemente indagati. Classicista e decadentista al tempo stesso, in lui c’è posto per tutto: purezza e torbidezza, eleganza e ossessività, misura e bizzarria.
Domenica 16 novembre 2025 ore 11, nella Sala della Repubblica del Teatro Rossini di Pesaro, il M° Mario Totaro, docente al Conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro, parla del compositore francese, autore nel 1928 del Boléro, una delle composizioni musicali più famose, studiate e citate del Novecento.
Si tratta del terzo appuntamento di “Cherchez la France: la Parigi musicale del primo Novecento”, ciclo di conferenze con esempi di musica dal vivo, a cura dell’associazione Wunderkammer Orchestra Ets in collaborazione con il Comune di Pesaro e l’Amat, e con il sostegno di Sistemi Klein (main sponsor), Morfeus, Riviera Banca, Giardino di Santa Maria.
Dopo Claude Debussy, Erik Satie e Maurice Ravel, il 30 novembre il ciclo si chiude con la conferenza dedicata a Igor Stravinskij, sempre sotto la guida del compositore e pianista Mario Totaro. Racconti, esempi musicali, momenti performativi caratterizzano queste conferenze-concerto dedicate ad un pubblico di curiosi, neofiti, appassionati.

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