Prosegue giovedì 27 novembre 2025 alle 20, sabato 29 alle 18 (recita fuori abbonamento) e domenica 30 alle 15.30 la stagione lirica al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena con la Tosca di Giacomo Puccini. Lo spettacolo è una nuova produzione del Teatro Comunale di Modena realizzato in coproduzione con il Teatro Comunale di Ferrara. L’allestimento, curato dal regista Luca Orsini, è stato rappresentato nel novembre 2024 per il circuito toscano (Lucca, Livorno e Pisa) e per il Teatro Alighieri di Ravenna in occasione del centenario della morte del compositore, con le scene di Giacomo Andrico, i costumi di Rosanna Monti e le luci di Tiziano Panichelli.
L’opera sarà diretta a Modena da Stefano Ranzani, alla guida dell’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini, del Coro Lirico di Modena preparato da Giovanni Farina e delle Voci bianche del Teatro Comunale di Modena preparate da Paolo Gattolin. Il prestigioso cast vedrà, nei ruoli principali, la Tosca di Maria Teresa Leva (27, 30/11) e Diana Lamar (29/11), il Cavaradossi di Giorgio Berrugi (27, 30/11) e Paolo Lardizzone (29/11), il barone Scarpia di Dalibor Jenis.
Giovedì 27 alle ore 18, al Ridotto del Teatro (ingresso libero da via Goldoni 1) si terrà il consueto Invito all’Opera presentato in collaborazione con gli Amici dei Teatri Modenesi. Ospite la giornalista Susanna Franchi.
Stefano Ranzani è uno dei direttori più affermati nel panorama internazionale, in particolare per il repertorio operistico, italiano e non solo, e lavora abitualmente con le più importanti istituzioni musicali del mondo, fra le quali Teatro alla Scala, Metropolitan di New York, Opéra National de Paris, Semperoper di Dresda, Deutsche Oper e Staatsoper di Berlino, Wiener Staatsoper, Washington Opera, Liceu de Barcelona, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Colòn de Buenos Aires, Opernhaus di Zurigo, Bayerische Staatsoper di Monaco, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro dell’Opera di Roma. Impegni recenti lo hanno visto dirigere La bohème, La traviata e La fille du régiment al Teatro La Fenice di Venezia, Lucia di Lammermoor alla Deutsche Oper di Berlino e Il barbiere di Siviglia alla Staatsoper di Berlino.
“Tosca è la storia di un riscatto femminile finito in tragedia - racconta il regista Luca Orsini a proposito dello spettacolo - : di una donna coraggiosa, la cantante Floria Tosca, che si ribella al potere e ai soprusi dell’uomo davanti al quale ‘tremava tutta Roma’, il barone Scarpia, capo della polizia. Le cronache contemporanee raccontano ogni giorno storie di tante ‘Tosca’, che affrontano, o hanno affrontato, la loro versione di Scarpia. La figura di Tosca è dedicata a tutte le donne che nella vita lottano con coraggio, e rimane un simbolo luminoso di forza femminile fin dagli inizi del XX secolo. Tosca ha come protagonista anche la città di Roma, con le campane delle sue chiese che scandiscono la partitura di Puccini: si tratta di una Roma oscura, decadente, in cui il potere si sporca le mani nel marcio e tesse sotterfugi sullo sfondo di una guerra fra i Francesi e gli Austriaci, sconfitti da Napoleone a Marengo. Le scene di Giacomo Andrico, insieme ai costumi di Rosanna Monti, tratteggiano questa Roma in chiaroscuro come fossero rovine dipinte in un quadro spagnolo, con i toni prevalenti del rosso che rappresenta il sangue, e le passioni forti che attraversano quest’opera e la sua musica”.
(foto di Gaia Capone)



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