Domenica 16 novembre 2025 ore 16
Auditorium di Milano, Largo Mahler
Giuseppe Verdi
Messa da Requiem per soli, coro e
orchestra
Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di
Milano
Chiara Isotton Soprano
Szilvia Vörös Mezzosoprano
Raffaele Abete Tenore
Manuel Fuentes Basso
Massimo Fiocchi Malaspina Maestro
del Coro
Emmanuel Tjeknavorian Direttore
Con il contributo del Ministero
della Cultura.
Fondatori Istituzionali: Regione
Lombardia, Comune di Milano.
Fondatori Promotori: Città
metropolitana di Milano, Camera di Commercio di Milano Monza
Brianza Lodi, Banco BPM, Pirelli, Intesa Sanpaolo.
Con il sostegno di Fondazione
Cariplo
«Il Requiem di Verdi è un dramma dell’anima — sacro, vulnerabile, profondamente umano. Ogni pagina vibra di angoscia, stupore e anelito alla pace. Eseguire quest’opera con un’orchestra, un coro e dei solisti di tale livello significa toccare qualcosa che ci trascende, anche solo per un istante».
Emmanuel Tjeknavorian
Dopo la Trilogia popolare verdiana al Teatro Municipale di Piacenza (Rigoletto, Il trovatore, La traviata), l’Orchestra Sinfonica di Milano torna nella sua casa di Largo Mahler per affrontare uno dei vertici assoluti del repertorio sacro-sinfonico: la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi.
Sotto la direzione del suo Direttore Musicale Emmanuel Tjeknavorian (nella foto), con il quale per la prima volta esegue questa straordinaria partitura, la compagine milanese celebra il venticinquesimo anniversario delle proprie esecuzioni del capolavoro verdiano, rinnovando un legame profondo con la musica del compositore e con la storia stessa della città di Milano.
In programma venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 novembre 2025 all’Auditorium di Milano, il concerto si preannuncia come un momento di intensa emozione e riflessione, dove la tradizione verdiana incontra la sensibilità di una nuova generazione di interpreti. Insieme all’Orchestra e al Coro Sinfonico di Milano preparato da Massimo Fiocchi Malaspina, - al suo esordio dopo il recente progetto di potenziamento e valorizzazione della compagine - un cast vocale di grande prestigio: Chiara Isotton (soprano), Szilvia Vörös (mezzosoprano), Raffaele Abete (tenore) e Manuel Fuentes (basso). Una pagina che, nel corso degli anni, è divenuta un autentico classico di Largo Mahler, simbolo di continuità e rinnovamento artistico.
I tre concerti del Requiem verdiano sono dedicati a Viviana Mologni (1970–2025 - nella foto), timpanista dell’Orchestra Sinfonica di Milano, scomparsa prematuramente lo scorso 6 novembre dopo una lunga malattia affrontata con straordinario coraggio e forza d’animo. Amatissima dal pubblico, che sempre le ha riservato applausi e riconoscimenti personali, Viviana Mologni ha continuato a salire sul palcoscenico dell’Auditorium di Milano fino a quando le forze glielo hanno consentito, testimoniando una dedizione assoluta alla musica e al suo ruolo di artista. Alla notizia della sua scomparsa, numerosissimi sono stati i messaggi di cordoglio e affetto giunti da colleghi, amici e spettatori, a testimonianza del segno profondo che ha lasciato nella storia dell’Orchestra, di cui è stata parte fin dal primo giorno.
La prima esecuzione del Requiem da parte dell’Orchestra Sinfonica di Milano risale al 7 luglio 2001, in occasione delle celebrazioni verdiane per il centenario della morte del compositore. Sul podio Riccardo Chailly, Romano Gandolfi maestro del coro, e un cast d’eccezione formato da Daniela Barcellona, Ines Salazar, Marcello Giordani ed Eldar Aliev. Da quella data il capolavoro sacro di Verdi è diventato parte integrante dell’identità dell’Orchestra, profondamente legata a Milano — la città dove il Requiem vide la luce nel 1874, in memoria di Alessandro Manzoni.
In questi venticinque anni, la Sinfonica ha portato il Requiem in tournée in Italia e nel mondo, con oltre 30 esecuzioni in sedi prestigiose come il Concertgebouw di Amsterdam (memorabile la standing ovation del 2022), Vienna, Francoforte, Tokyo, St. Moritz, Budapest e Baku, oltre alle numerose riproposizioni in Lombardia e nel resto d’Italia. Sul podio, nel corso del tempo, si sono alternati grandi direttori quali Riccardo Chailly, Wayne Marshall, Aldo Ceccato, Zhang Xian, John Axelrod, Jader Bignamini, Claus Peter Flor e Michele Gamba.
Oggi il testimone passa a Emmanuel Tjeknavorian, interprete che coniuga la profondità dell’analisi con l’intensità espressiva di una nuova generazione di direttori.
Il Requiem resta una delle opere più legate alla città di Milano. Il 22 maggio 1873, alla morte di Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi — profondamente colpito — scrisse all’amica Clara Maffei parole intrise di dolore: «Io non ero presente, ma pochi saranno stati in quella mattina più tristi e commossi di me. Ora tutto è finito! E con lui finisce la più pura, la più alta delle glorie nostre».
Da quel sentimento nacque la decisione di comporre una Messa da morto “per dimostrare quanto affetto e venerazione ho portato e porto a quel grande che non è più”. Il Requiem venne eseguito per la prima volta il 22 maggio 1874 alla Chiesa di San Marco di Milano, in occasione del primo anniversario della scomparsa di Manzoni: un evento che la Gazzetta Musicale Italiana definì “una solenne cerimonia destinata a fare epoca nella storia dell’arte musicale”.
Al via il nuovo progetto di accessibilità e inclusione
Con il Requiem di Verdi l’Orchestra Sinfonica di Milano inaugura un nuovo progetto dedicato all’accessibilità e all’inclusione, realizzato con la consulenza scientifica delle Prof.sse Elena Di Giovanni e Francesca Raffi dell’Università di Macerata e del loro team e con l’azienda Communication Meets Translation.
Il concerto del 15 novembre rappresenta infatti il primo passo di un percorso volto a rendere la musica sinfonica sempre più aperta, partecipata e condivisa. La replica sarà dedicata alle persone con disabilità sensoriali e intellettive, offrendo nuovi strumenti e modalità di fruizione per vivere il capolavoro verdiano in modo pieno e coinvolgente.
Il progetto si sviluppa attraverso una serie di azioni dedicate al pubblico, prima e durante il concerto: dal libretto di stagione in formato accessibile a una selezione di libretti di sala disponibili anche in versione digitale accessibile, arricchita da video in LIS (Lingua dei Segni Italiana) e contenuti in versione Easy to Read. Si aggiungono poi un ciclo di laboratori sensoriali condotti da esperti, proposti in preparazione all’ascolto, e un servizio di audiodescrizione/guida all’ascolto fruibile durante i concerti tramite un’app dedicata.
Conferenza introduttiva
Venerdì 14 novembre alle ore 18.30 si terrà una conferenza introduttiva intitolata “Il Requiem per Alessandro Manzoni” nel Foyer della Balconata, relatrice la studiosa Anna Rastelli: “Vorrei mettere in musica una Messa da morto da eseguirsi l’anno venturo per l’anniversario della sua morte”, scrisse Verdi alla scomparsa di Alessandro Manzoni. Il culto pubblico per uno dei padri della neocostituita Patria, come il Manzoni, si può leggere non solo nel grandioso Requiem che nel 1874 Verdi fece risuonare sotto le volte della Basilica marciana di Milano e poi alla Scala. Insieme ad esso, quel forte sentimento civile ci resta infatti nelle pagine manzoniane di molti compositori della seconda metà dell'Ottocento”.



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