domenica 9 marzo 2025

A Palermo in scena al Politeama Garibaldi “Colui che dice sì e colui che dice no” di Brecht/Weill

 
Per il ciclo “La Scuola a Teatro” debutta lunedì 10 marzo (alle ore 9.30 e ore 11.30) sul palcoscenico del Politeama Garibaldi Colui che dice sì e colui che dice no (Der Jasager und Der Neinsager), opera didattica su libretto di Bertolt Brecht (tratto dalla versione inglese di Arthur Waley della commedia giapponese Taniko, tradotta in tedesco da Elisabeth Hauptmann), rappresentata per la prima volta a Berlino nel 1930 (nell'immagine, una scena dalla rappresentazione berlinese del 1946). La musica per Der Jasager è di Kurt Weill, la versione ritmica in italiano di Luigi Rognoni. Attento all’aspetto pedagogico, Weill intendeva far imparare ai ragazzi l’importanza dell’assenso dato con la propria parola: chi ha deciso di unirsi a una comunità deve accettare di assumersi la responsabilità della scelta fatta, come delle sue conseguenze. Uno spettacolo adatto a tutte le fasce d’età, con differenti spunti di lettura e interpretazione.
Questa nuova edizione di Colui che dice sì e colui che dice no è prodotta per la prima volta dalla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana in collaborazione con il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo e con l’Associazione Museo Sociale Danisinni. Regia e drammaturgia sono firmate dal palermitano Giovanni Mazzara, i testi parlati sono di Gigi Borruso che sarà in scena anche come Narratore. Sul podio dell’Ensemble strumentale dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, cui si uniscono alcuni Allievi del Conservatorio, Riccardo Scilipoti che guida anche il Coro di Voci Bianche della FOSS. Interpreti vocali gli Allievi del Conservatorio Emanuela Prestigiovanni / Sonia Sala (La madre), Giacomo Iraci Sareri / Gaspare Provenzano (Il maestro), insieme ad alcuni componenti dello stesso Coro di Voci bianche della FOSS e cioè Francesca Mercanti / Flavia Visconti (Il ragazzo), Maria Laura Carollo / Simona Marchese (Primo studente), Alessandro Lipani / Giorgio Valenti (Secondo studente), Vittoria Lamattina / Lorenzo Montalto (Terzo studente). Le coreografie sono di Yuriko Nishihara (componente del Corpo di Ballo del Teatro Massimo), scene e costumi di Alessandra Guagliardito (Teatro Sociale DanisinniLab), regista collaboratrice è Giovanna Proto, videomaker Giusi Restifo.

********  
L’opera didattica di Brecht e Weill (a sinistra in una foto del 1932) Colui che dice sì e colui che dice no, è in realtà l’unione di due testi: Colui che dice sì scritta da Brecht e musicata da Weill ed una seconda Colui che dice no, scritta dal grande drammaturgo berlinese e mai musicata da Weill. Il perché di questo secondo atto è facile da intuire.
Colui che dice sì (conosciuto anche come Il Consenziente) è un’opera scritta a fini didattici.
Ma ha un finale tragico. Il giovane protagonista viene indotto, dal suo maestro e dai suoi stessi compagni, al suicidio.
Brecht - anche attraverso il confronto con gli studenti della scuola Karl Marx di Neuekölln di cui abbiamo testimonianze scritte - capisce il grave errore e scrive un secondo atto Colui che dice no.
Il No è no al suicidio, alla morte del giovane protagonista.
I testi sono praticamente uguali e l’unica differenza è proprio il finale.
Tragico il primo, positivo il secondo.
E gli amici presero l’amico
E fondarono una nuova usanza
Ed una nuova legge
E portarono indietro il ragazzo.
Fianco a fianco andarono strettamente uniti
Sfidando il dileggio…

Nell’affrontare il progetto di messinscena per un pubblico la cui età va dagli 8 ai 18 anni, insieme alla direzione della Orchestra Sinfonica Siciliana, abbiamo cercato di porre rimedio, nel rispetto assoluto della poetica brechtiana, a questo difetto drammaturgico.
Abbiamo pertanto introdotto la figura del Narratore, il deus ex machina, che oltre a narrare la vicenda, la controlla e la conduce verso un finale problematico ma lieto.
La figura del Narratore con i relativi testi di raccordo è impersonata da Gigi Borruso.
Essendo la vicenda ispirata ad una commedia giapponese, ci è sembrato naturale rivolgerci a Yuriko Nishihara, prima ballerina del Teatro Massimo di Palermo. Nishihara oltre a curare i movimenti mimici del coro e di cantanti, ha creato una coreografia originale per la sua apparizione in video.
Scene e costumi sono affidati alla giovane scenografa Alessandra Guagliardito che ricreerà, nella semplicità dello spazio scenico, le atmosfere giapponesi che il testo richiede.                                             
Giovanni Mazzara


Nessun commento:

Posta un commento