sabato 1 novembre 2025

DOMENICA 2 NOVEMBRE I SOLISTI DELL’ORCHESTRA CITTÀ DI FERRARA TRA CLASSICISMO E PRIMO ROMANTICISMO

 

Prosegue la rassegna “Ferrara Musica al Ridotto” con un appuntamento cameristico di grande raffinatezza: domenica 2 novembre alle 10.30, al Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" si esibiranno i Solisti dell’Orchestra Città di Ferrara in un programma dedicato a due gioielli del repertorio per ensemble di fiati e archi: il Quartetto per fagotto e archi in sol minore op. 73 n. 3 di François Devienne e il Settimino in mi bemolle maggiore op. 62 di Conradin Kreutzer.
L'ensemble riunisce musicisti di spicco dell’orchestra: Antonio Aiello (violino), Alessandro Savio (viola), Vittorio Piombo (violoncello), Alessandro Pivelli (contrabbasso), Giovanni Polo (clarinetto), Simone Cinque (corno) e Vittorio Ordonselli (fagotto).
Il concerto si aprirà con il Quartetto in sol minore op. 73 n. 3 di François Devienne (1759-1803), un autore centrale nella musica da camera francese di fine Settecento. Pubblicato nel 1798, questo lavoro è un brillante esempio di "Quartetto concertante", dove il fagotto, grazie anche al virtuosismo di Devienne stesso come strumentista, assume un ruolo solistico e virtuosistico di spicco. La scelta della tonalità di sol minore conferisce all'opera un'inattesa intensità drammatica. Articolato nei tre movimenti classici (Allegro con espressione, Adagio non troppo, Rondo: Allegretto poco moderato), il Quartetto si segnala fra gli altri per l'eleganza formale e l'eccellente scrittura idiomatica per il fagotto.
A seguire, il pubblico potrà apprezzare il monumentale Settimino in mi bemolle maggiore op. 62 di Conradin Kreutzer (1780-1849). Composto nel periodo 1817-1820, questo Settimino è un esplicito omaggio al celeberrimo op. 20 di Beethoven. Con la sua strumentazione per clarinetto, corno, fagotto, violino, viola, violoncello e contrabbasso, l'opera si inserisce nel genere della Gebrauchsmusik (musica d'intrattenimento) viennese. La ricchezza timbrica è garantita dal dialogo costante tra il trio di fiati e l'ensemble d'archi. La struttura si ispira al modello del divertimento in sei movimenti, che include anche un brillante Scherzo e un Andante con Variazioni. Lo stile di Kreutzer, pur radicato nel Classicismo, anticipa già le sfumature e la cantabilità del primo Romanticismo.

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