venerdì 10 gennaio 2025

15 GENNAIO 2025 | TEATRO ARIOSTO | Tanzmainz: Unfolding Philippe Kratz Promise Sharon Eyal

 
Teatro Ariosto, Reggio Emilia
15 gennaio 2025, ore 20:30


Unfolding
Coreografia Philippe Kratz
PRIMA ITALIANA
Assistente Tom Van de Ven
Costumi Grace Lyell, Pauline Gudet
Direttore delle prove Natalia Rodina
Danzatori Paul Elie, Elisabeth Gareis, Oriana Oliveira, Réka Rácz
Direttore tanzmainz Honne Dohrmann
Direttore di produzione Lisa Besser
Collaboratore Direzione danza e Coordinatore tournée Hannah Meyer-Scharenberg
Assistente della Direzione della Danza Julia Kraus
Allestimento palco e suono in tournée Luka Curk
Allestimento luci in tournée Dominik Hager
Direttore di scena in tour Matthew Tusa



Promise
Coreografia Sharon Eyal
Consulente artistico Gai Behar
Costumi Rebecca Hytting
Composizione Ori Lichtik
Luci e scena Alon Cohen
Assistenza coreografica Rebecca Hytting, Keren Lurie Pardes
Direzione prove e produzione Natalia Rodina
Danzatori Amber Pansters, Maasa Sakano, Marija Slavec-Neeman; Zachary Chant, Finn Lakeberg, Cornelius Mickel, Matti Tauru
Direzione tanzmainz Honne Dohrmann
Direzione produzione artistica Lisa Besser
Assistente direzione danza e coordinamento tournée Hannah Meyer-Scharenberg
Direttore di scena Matthew Tusa
Produzione Staatstheater Mainz


Philippe Kratz è stato uno dei danzatori più influenti della compagnia italiana  Aterballetto ed è – fresco di nomina – direttore artistico del Nuovo Balletto di Toscana.
Molti grandi coreografi e tournée di successo hanno riempito il suo bagaglio di esperienze. Oggi, terminata la carriera attiva come danzatore, utilizza questa cassetta degli attrezzi per sviluppare la propria firma coreografica come apprezzato coreografo emergente. Nel 2014, 2017 e 22, la rivista TANZ ha riconosciuto Philippe Kratz come una delle figure più notevoli nel campo della danza. La rivista italiana Danza&Danza lo ha nominato coreografo dell’anno nel gennaio 2020.
Unfolding, in prima italiana, è il titolo di un gioiello di dieci minuti che ha sviluppato con un quartetto dell’ensemble tanzmainz. Il linguaggio del corpo, molto preciso e idiosincratico, che richiede un alto livello di abilità tecnica da parte dei danzatori, si dispiega in costante relazione con lo spazio. Il repertorio di assoli molto complessi si sviluppa in un gruppo artistico e intricato, con intensità e linearità crescenti. Grafica del corpo ad alta perfezione: questo è il linguaggio della danza di Philippe Kratz.

Sharon Eyal, acclamata coreografa dalla firma inconfondibile, combina qui l’estetica classica e la fisicità del balletto con la musica elettronica. Dopo Plafona Now e il successo internazionale Soul Chain, Promise è la sua terza creazione per la compagnia Tanzmainz, ulteriore tappa di un processo creativo comune, in questo caso durato sole sei settimane di intenso lavoro con sette danzatori della compagnia.
In scena i danzatori diventano un corpo unico, muovendosi, nell’ombra, tra vicinanza e desiderio, estasi e solitudine, in uno spazio in cui le immagini irreali scompaiono con la stessa rapidità con cui sono arrivate, eppure restano chiaramente visibili, come istantanee nella mente. Una magia tipica della danza, ma qui portata all’estremo, grazie a un complesso intreccio di disciplina e dedizione, ma anche a un lavoro di sottrazione di possibili significati.
Ancor più che gli altri lavori, Promise è come un sogno: immagini si susseguono in scena e lasciano un’impronta nella memoria dello spettatore, come frammenti di eternità.

(le foto dei due balletti sono di Andreas Etter; la foto di Philippe Kratz è di Giacomo Bruno; la foto di Sharon Eyal non è accreditata)

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