lunedì 20 gennaio 2025

La viola da gamba in Bach e Buxtehude, con Timpanaro e Lo Cicero

 

Associazione Karl Jenkins
I CONCERTI DI CAMPAGNA
Palazzo Annibaldeschi
Monte Compatri (RM)
25 gennaio 2025, ore 18:30

La viola da gamba in Bach e Buxtehude
Basilio Timpanaro, cembalo
Marco Lo Cicero, viola da gamba

Come le Sonate per violino e cembalo concertato, le tre Sonate per viola da gamba e clavicembalo (BWV 1027-1029) costituiscono uno di quei cicli organici in ognuno dei quali Bach compie una esaustiva esplorazione delle potenzialità tecniche ed espressive di uno strumento o di un gruppo di strumenti. In particolare, a differenza della tradizionale sonata barocca per strumento solista e basso continuo, in cui è lo strumento ad arco o a fiato a svolgere la funzione solistica, Bach crea, per primo, la Sonata per cembalo obbligato o concertato, una struttura musicale moderna in cui alla mano destra del cembalo viene affidata una parte già scritta per esteso con funzione solistica alla pari dello strumento melodico. Il risultato complessivo è quindi simile ad una triosonata, in cui la parte “obbligata” della mano destra sostituisce un secondo strumento melodico.
Le Sonate per viola da gamba e clavicembalo condividono, dunque, con le sonate per violino struttura e tipo di scrittura e sono al pari di quelle dei capolavori assoluti della musica da camera di Bach; scritte a Lipsia tra la fine degli anni ’30 e l’inizio dei ’40 del ‘700, quindi in un periodo successivo a quelle per violino (composte a Cöthen tra il 1720 e il 1723), sono anzi considerate da parte di alcuni critici perfino artisticamente superiori a quelle.
Il programma è completato e arricchito da due brani di Dietrich Buxtehude:
la Sonata per viola da gamba e basso continuo in Re M, BuxWV 268 e il Preludium in Sol m, BuxWV 163, per clavicembalo.
Buxtehude rappresenta sicuramente il vertice, prima di Bach, della musica organistica e strumentale tedesca; egli viene, infatti, spesso ricordato per via del viaggio che il giovane Johann Sebastian Bach fece a piedi da Arnstadt alla volta di Lubecca (circa 400 Km!) per andare ad ascoltare il grande organista e compositore, allora già famosissimo. La produzione strumentale di Buxtehude si distingue, oltre che ovviamente per le composizione organistiche, proprio per quelle scritte per la viola da gamba e, in particolare, per le sonate “a tre” (violino, viola da gamba e basso continuo), uniche opere pubblicate durante la vita del compositore, che, presentando la novità e particolarità assoluta di affidare alla viola da gamba una delle due voci acute (l’altra, che Bach affiderà alla mano destra del cembalista, è qui affidata al violino), fanno sì che questo strumento assurga per la prima volta a quel ruolo solistico e virtuosistico che poi Bach confermerà e porterà all’apice.
 
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Sonata I, in Sol Magg., BWV 1027
Adagio, Allegro ma non tanto, Andante, Allegro moderato

Sonata II, in Re Magg., BWV 1028
Adagio, Allegro, Andante, Allegro

Dietrich Buxtehude (1637-1707)
Praeludium in Sol m, BuxWV 163, per clavicembalo

Sonata per viola da gamba e basso continuo in Re M, BuxWV 268

Johann Sebastian Bach
Sonata III, in Sol min., BWV 1029
Vivace, Adagio, Allegro
 
Marco Lo Cicero, viola da gamba
Basilio Timpanaro, clavicembalo


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