GIORNATA DELLA MEMORIA
Le Cameriste Ambrosiane
in
collaborazione con EquiVoci Musicali
Debora Mancini, voce
recitante
Rachel O'Brien, mezzosoprano
Andrea Zaniboni, testi e
drammaturgia
Denis Buratto, audio e luci
Nella Giornata della Memoria, il
concerto celebra l’orchestra formata ad Auschwitz da quarantasette
donne dirette da Alma Rosé (nella foto a destra). Un viaggio tra le musiche e i vissuti di
questa comunità umana, un cammino nelle tenebre illuminato solo
dalla bellezza della musica eseguita, che diventa motivo di speranza,
di memoria, di futuro.
Il loro sogno infatti era quello di "sopravvivere e ricordare per far sapere al mondo". L’orchestra dei lager, composta da sole donne, era l’unica in tutta la Germania. Era stata voluta dal maggiore delle SS Hoss ed era composta solo da prigioniere che avevano il compito di accompagnare con la musica le detenute nei lavori. Ovviamente dovevano suonare per i soldati al servizio di Hitler ogni volta che lo desiderassero. 47 in tutto le donne musiciste destinate ad una baracca accanto alla ferrovia.
Lo spettacolo è un viaggio per non dimenticare l’angoscia e lo disperazione nei campi di concentramento, illuminata a tratti, dalla musica, eseguita con estrema maestria e delicatezza. Un suono fragile e profondo allo stesso tempo, che si fa speranza.
Il loro sogno infatti era quello di "sopravvivere e ricordare per far sapere al mondo". L’orchestra dei lager, composta da sole donne, era l’unica in tutta la Germania. Era stata voluta dal maggiore delle SS Hoss ed era composta solo da prigioniere che avevano il compito di accompagnare con la musica le detenute nei lavori. Ovviamente dovevano suonare per i soldati al servizio di Hitler ogni volta che lo desiderassero. 47 in tutto le donne musiciste destinate ad una baracca accanto alla ferrovia.
Lo spettacolo è un viaggio per non dimenticare l’angoscia e lo disperazione nei campi di concentramento, illuminata a tratti, dalla musica, eseguita con estrema maestria e delicatezza. Un suono fragile e profondo allo stesso tempo, che si fa speranza.
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