lunedì 13 gennaio 2025

MODENADANZA – L’INSALATA SOTTO IL CUSCINO. In scena il nuovo spettacolo del progetto "Leggere per… ballare" dedicato al disagio giovanile.

 

Prosegue mercoledì 15 gennaio 2025 ore 20.30 (con recita per le scuole giovedì 16 alle ore 10) la rassegna di Danza al Teatro Comunale di Modena con L’insalata sotto il cuscino, ultimo capitolo del progetto Leggere per… ballare dedicato questa volta a “Storie di disordini e di adolescenti” ispirate al libro omonimo di Stefano Vicari. Lo spettacolo va in scena con la regia di Arturo Cannistrà, le video proiezioni di Luca di Bartolo, le voci narranti di Enrico Vagnini e Elina Nanna e con i giovani danzatori allievi di scuole danza di Modena aderenti alla Federazione Nazionale delle Associazioni Scuole di danza: Centro Danza Studio Dia, LaCapriola, Centro La Fenice, Khorovodarte, Movimento Unico e Tersicore per la Danza.
Dopo, quindi, l’Altro viaggio visto la scorsa stagione e dedicato alla Divina Commedia, torna il progetto ‘Leggere per…ballare’ che unisce i tantissimi allievi eccellenti delle scuole di danza di Modena a un percorso condiviso con i docenti della scuola istituzionale su temi sensibili al mondo giovanile. Questa volta lo spettacolo è dedicato alla sofferenza di bambini e adolescenti traendo ispirazione da un testo fra i più importanti e dai casi descritti da Stefano Vicari, primario del reparto di psichiatria infantile dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Anoressia, depressione, schizofrenia, ansia sono all’origine di altrettante storie drammatiche e toccanti, ma anche cariche di speranza, che rompono il silenzio e l’isolamento dei loro protagonisti per superare pregiudizi e affrontare con consapevolezza la realtà.
Danza e malattia mentale, due mondi apparentemente lontani e antitetici: energia, movimento e gioia di vivere da un lato, dolore, solitudine e disperazione dall’altro. Ma è proprio attraverso la danza moderna e contemporanea che L’insalata sotto il cuscino tenta di mettere in scena il disagio di questa triste condizione, allontanandosi dai movimenti codificati e stereotipati della danza classica per concentrarsi sul corpo e sulle ripercussioni che i disagi mentali provocano su di esso. Lo scopo nel portare in scena il testo scientifico ‘L’insalata sotto il cuscino’ è quello ambizioso di cercare di far comprendere che la danza può avere un ruolo importante di aiuto e supporto per le persone che soffrono.
“Se è vero che la malattia influisce sul corpo e sul movimento – racconta il regista – allora forse può anche essere vero il contrario e cioè che praticare la danza può essere un modo per riappropriarsi dei propri gesti e, di conseguenza, del proprio mondo interiore. Anche la scienza medica ci dice che l’attività fisica fa produrre al corpo sostanze come la serotonina, in grado di influire positivamente sull’umore e lo stato mentale. Se questo vale per qualsiasi tipo di attività che riguarda il movimento, allora vale ancora di più per la danza, perché richiede anche una precisa consapevolezza dei propri gesti e del proprio corpo. La speranza, quindi, è che l’armonia e l’equilibrio dei movimenti che la danza richiede, possano riportare ordine nel caos di una malattia che viene troppo spesso poco compresa.”


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