mercoledì 22 gennaio 2025

Atelier Musicale: il Quartetto Pezzè di Udine sabato 1 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

 

 È il Quartetto Pezzè di Udine il protagonista, sabato 1 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano, del decimo concerto della XXX edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna di jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio  (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro).
Il titolo del concerto (“Il quartetto d’archi nel terzo millennio”) riflette la varietà di situazioni a cui una moderna formazione d’archi deve saper far fronte al giorno d’oggi. Non più legato a un’unica impostazione, un quartetto deve infatti sapersi muovere all’interno di un repertorio differenziato, proprio come quello proposto dal Quartetto Pezzé e legato in gran parte ad autori di area friulana, a cominciare dalla suite di Albino Perosa (nella foto a sinistra), sacerdote e compositore nato a Rivigliano, in provincia di Udine. Importante figura musicale in gran parte impegnata in musica di carattere religioso, Perosa è stato autore anche di pagine profane come quella che verrà presentata all’auditorium Di Vittorio di Milano.
Fondamentale per il Friuli è stata la figura del didatta, compositore, divulgatore e organizzatore musicale Piero Pezzè, di cui viene proposta l’opera intitolata “Elegia”, scritta originariamente per pianoforte in memoria di una persona cara e trascritta dal musicista udinese Davide Pitis nella versione per quartetto d’archi.
Di Josè Bragato (nella foto a destra), nato a Udine e poi trasferitosi in Argentina, verrà presentato “Tres movimientos porteños”, un lavoro che guarda decisamente al tango nuevo di Astor Piazzolla, di cui questo compositore è stato a lungo partner come violoncellista. Anche nella sua musica, intrisa di tango, il quartetto si muove in maniera unitaria, come del resto è dialogante pure nella composizione “Inquiete risonanze” di Giuseppe Garbarino, presentata in prima assoluta e costruita come un insieme di suggestioni che si spingono fino al  jazz.
Il percorso inverso a quello di Bragato l’ha fatto Fabian Perez Tedesco, percussionista e compositore argentino che nel 1987 è diventato membro dell’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, la cui “Dolci rose”, scritta per il Quartetto Pezzè, si ispira al madrigalismo di Gesualdo da Venosa.
Formato da musicisti dalla vasta e articolata esperienza concertistica, il Quartetto Pezzè si è riunito sotto l’egida del dedicatario, riconoscendosi nei suoi intenti, e ha poi approfondito la propria preparazione grazie all’incontro con diverse personalità musicali, alcune leggendarie, del panorama della musica da camera. La formazione friulana ha effettuato con successo alcune tournée internazionali e ha tenuto a battesimo diverse prime esecuzioni assolute.
 
 
ATELIER MUSICALE - XXX stagione
Sabato 1 febbraio 2025, ore 17.30
Quartetto Pezzè - Il quartetto d’archi nel terzo millennio
Nicola Mansutti (violino), Lucia Clonfero (violino), Elena Allegretto (viola), Mara Grion (violoncello).
 
Programma:
A. Perosa - Suite
Mattino di Pasqua - Vivo con leggerezza/Adagio-Meditazione/Scherzo.
Giochi di bimbi -  Vivace/Notturno-Adagio espressivo.
Fuochi d’artificio - Finale - Allegro moderato.

 
P. Pezzè/D. Pitis - Elegia
Moderato/Mesto/Con moto/Largamente.
 
F. P. Tedesco - Dolci rose
Allegro vibrante/Intenso ed espressivo/Aggressivo e rude
(Ispirato al Madrigale “Quanto ha di dolce amore” di Gesualdo da Venosa).
 
J. Bragato - Tres movimientos porteños
Popular-Moderato; Romántico-Allegro; Culto-Allegro moderato.
 
G. Garbarino - Inquiete risonanze
Mosso/Intermezzo: disteso/Vivace/Calmo/Vivace/Vivo.
Prima esecuzione assoluta.
 
Introduce Maurizio Franco.
Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.


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