ALLA CHITARRA
Martedì 15
aprile, ore 20.30
Conservatorio “G. Verdi”,
Torino
Francesco Rista, chitarra
Laura
Capretti, voce
Carlotta Conrado, violino
Marta
Tortia, violino
Giorgia Lenzo, viola
Claudia Ravetto,
violoncello
Matteo Cotti, clavicembalo
PROGRAMMA
Agustín
Barrios
La catedral per chitarra sola
Heitor
Villa-Lobos
Bachiana brasileira n. 5 per voce e chitarra
John
Dowland
Selezione di songs per voce e chitarra
Johann Sebastian
Bach
Ciaccona dalla partita n. 2 per violino BWV 1004 per
chitarra sola
(arrangiamento di F.Rista)
Antonio
Vivaldi
Concerto per liuto RV 93
Luigi Boccherini
Quintetto
in re maggiore
Ingresso gratuito con prenotazione
obbligatoria su Eventbrite
Una serata dedicata alla chitarra
classica è in programma martedì 15 aprile, alle 20.30 presso
il Conservatorio «G. Verdi»: il borsista Francesco
Rista, accompagnato da un ensemble di musicisti e dal
mezzosoprano Laura Capretti, interpreta un repertorio che spazia
dal Barocco al Novecento, con opere di Agustin Barrios, Heitor
Villa-Lobos, Johann Sebastian Bach, John Dowland, Antonio
Vivaldi e Luigi Boccherini.
Un viaggio
musicale intorno al mondo, che tocca tradizioni e repertori molto
diversi, mettendo in luce la versatilità della chitarra classica,
accompagnata dal suono avvolgente di archi e clavicembalo (
nella foto a destra, Marta Tortia).
La
serata si apre con La Catedral per chitarra sola di Agustin
Barrios, uno dei capolavori del repertorio chitarristico,
ispirato all’imponenza e alla spiritualità delle cattedrali.
Scritto in due riprese, tra il 1921 e il 1939, cerca un suggestivo
connubio tra la riflessione mistica e il proverbiale sentimento
della saudade latino-americana.
Si continua con
la Bachiana brasileira n. 5 per voce e chitarra
di Heitor Villa-Lobos, parte di un insieme di nove composizioni
per organici diversi che coniugano le forme e il linguaggio di Johann
Sebastian Bach agli stilemi più caratteristici della musica
brasiliana.
La quinta composizione, scritta originariamente per
soprano e violoncello solisti mescolati a un ensemble di violoncelli,
viene presentata con adattamento per chitarra e voce a opera dello
stesso Villa-Lobos.
Dall’America del Sud del XX secolo si passa
all’Inghilterra del Cinquecento con John Dowland, maestro
della musica elisabettiana, che ha composto numerosi lute songs.
Il programma propone alcune delle sue opere più note, tra cui Come
Again e Flow My Tears, che esprimono un raffinato lirismo e
una profonda malinconia (
nella foto a destra, Carlotta Conrado).
Seguono la Ciaccona BWV 1004
Johann Sebastian Bach, tra i capolavori della musica per
violino, in una trascrizione per chitarra dello stesso Rista, e
il Concerto per liuto RV 93 di Antonio Vivaldi, una
delle pagine più celebri del repertorio per liuto, nata tra il 1730
e il 1731, con l’intenzione di affidare al liuto (tra i genitori
della chitarra, con cui oggi si esegue tendenzialmente questo corpus)
un ruolo spiccatamente melodico, in opposizione al più consueto
utilizzo nelle varie forme dell’accompagnamento barocco.
Il
concerto si conclude con il Quintetto in re maggiore per
chitarra e archi di Luigi Boccherini, brano scritto tra il
1798 e il 1799 che unisce il virtuosismo chitarristico alla ricchezza
timbrica del quartetto d’archi. La scrittura elegante di Boccherini
esalta il dialogo tra gli strumenti, con melodie fluide e brillanti
passaggi tecnici.
Borsista De Sono per il
2024, Francesco Rista (
nella foto a sinistra) vanta collaborazioni con gruppi da camera e ha conseguito il diploma accademico
di primo livello con il massimo dei voti presso il Conservatorio
“G.F. Ghedini” di Cuneo e ha proseguito i suoi studi alla Royal
Danish Academy of Music di Copenhagen, oltre a partecipare ai corsi
dell’Accademia Chigiana di Siena con il maestro Oscar Ghiglia.
Attualmente sta completando il suo Master in Music presso la Malmö
Music Academy (Lund University) sotto la guida di Göran Söllscher e
David Hansson. Rista è un musicista eclettico, dedicatario di opere
di diversi compositori contemporanei e membro fondatore dell’ensemble
ELECTRIO. La sua discografia comprende lavori di Bach, Cage e
Paganini, e nel 2024 è prevista l’uscita del suo nuovo
album Magnificat con l’etichetta "Con
Fuoco".
Insieme a lui, sul palcoscenico del
Conservatorio, Laura Capretti (
nella foto a destra), mezzosoprano specializzato in
musica vocale da camera, con una carriera che spazia dall’opera
al Lied, arricchita da prestigiose collaborazioni e premi.
Diplomata con lode al Conservatorio di Torino con Erik Battaglia, ha
perfezionato il repertorio liederistico ad Amburgo grazie al sostegno
della De Sono e si esibisce regolarmente in festival internazionali.
Ha debuttato in ruoli operistici alla Berlin Opera Academy,
registrato Winterreise di Schubert e portato la sua musica
in tournée in Cina e su RAI5. È stata inoltre vincitrice del Premio
Renzo Giubergia 2018.
Altre due ex-borsiste dell’Associazione al
violino: Carlotta Conrado, strumentista di grande
versatilità, con una formazione d’eccellenza che spazia dalla
musica da camera alla prassi esecutiva storica, e Marta Tortia,
già membro stabile dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino e dal
2024 Spalla dei Secondi violini e Concertino dei Primi violini presso
l’Orchestra "I Pomeriggi Musicali" di Milano.
Diplomata
in violino e viola al Conservatorio di Torino, Giorgia
Lenzo (
nella foto a sinistra) vanta collaborazioni con gruppi da camera e orchestre di
rilievo, tra cui l’Accademia di Santa Cecilia e la Filarmonica del
Teatro Regio di Torino, dove dal 2024 ricopre stabilmente il ruolo di
viola di fila con obbligo della seconda.
Claudia Ravetto, un’altra
ex-borsista De Sono, è una violoncellista di fama internazionale,
con una carriera ricca di premi e collaborazioni prestigiose.
Violoncellista del quartetto d’archi Paolo Borciani dal
1990 al 2005, attualmente è membro dell’ensemble Gli 8
violoncelli di Torino e docente di Musica d’insieme per archi
al Conservatorio di Torino.
Musicista poliedrico, Matteo
Cotti (
nella foto a destra) è attivo come pianista, clavicembalista, organista e
compositore, con un repertorio che spazia dalla musica antica a
quella contemporanea, e un'intensa attività concertistica sia da
solista che in ensemble. Collabora stabilmente con l’Accademia e il
Consort Maghini e dal 2019 è organista titolare presso la Chiesa di
S. Cristina di Torino.