Nel 2015 si è aggiudicato la vittoria al Concorso Čajkovskij. «Le Figaro» lo ha definito “nuovo genio del violoncello”. Suona il preziosissimo Stradivari “Archinto” del 1689 (nella foto), prestato da un membro della Stretton Society. È il violoncellista Pablo Ferrández, che torna a suonare con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nel concerto in programma giovedì 5 dicembre alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini”, trasmesso in diretta su Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura. Replica venerdì 6 dicembre alle 20.
Nato a Madrid nel 1991, Ferrández (foto in basso di Igor Studio) è uno dei violoncellisti più richiesti di oggi: ha già suonato con orchestre come la Los Angeles Philharmonic, la San Francisco Symphony, la Bayerischen Rundfunk Symphony Orchestra, l’Orchestra National de France, ed è ospite regolare di festival internazionali come quelli di Verbier, Salisburgo, Dresda e di quello dedicato a Dvořák a Praga. Nella prossima stagione sarà in tournée con artisti come Anne-Sofie Mutter, Martha Argerich, Janine Jansen e Yefim Bronfman.
Per il suo ritorno con l’Orchestra Rai – con la quale aveva debuttato giovanissimo nel 2017 – propone il Concerto per violoncello n. 2 in si minore op. 104 di Antonín Dvořák, pagina fra le più note del compositore boemo, scritta intorno al 1895 verso la fine del suo soggiorno americano. Capolavoro della letteratura violoncellistica, è amato dai grandi solisti per l’esuberante virtuosismo e l’immediata presa emotiva dei temi di ascendenza folklorica fra Vecchio e Nuovo Mondo. La sua prima esecuzione assoluta fu data a Londra nel 1896 con lo stesso Dvořák sul podio e Leo Stern come solista.
Sul podio dell’Orchestra della Rai è chiamato il Direttore principale Andrés Orozco-Estrada. Nato a Medellín, in Colombia, nel 1977, ha debuttato con l’OSN nel maggio 2022, e nell’ottobre 2023 ha iniziato la sua collaborazione come Direttore principale. È stato a capo di formazioni come l’Orchestra della Radio di Francoforte, i Wiener Symphoniker e la Houston Symphony. Dalla stagione 2025/2026 sarà Generalmusikdirektor della Città di Colonia, prendendo le redini della Gürzenich Orchestra e dell’Opera della città tedesca, una delle più importanti metropoli culturali europee. Dirige abitualmente orchestre come i Wiener e i Berliner Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la Gewandhausorchester di Lipsia e quella del Concertgebouw di Amsterdam.
Nella seconda parte della serata Orozco-Estrada (nella foto a sinistra) propone il poema sinfonico di Richard Strauss Tod und Verklärung (Morte e trasfigurazione), che illustra dettagliatamente i temi dell’agonia umana e della salvezza ultraterrena, muovendosi abilmente tra l’esasperazione materialistica di stampo decadente e l’eterna aspirazione romantica. La prima esecuzione del brano fu data ad Eisenach nel 1890 con Strauss stesso sul podio. In chiusura, un’altra pagina di Strauss, ma all'insegna del divertimento: il poema sinfonico Till Eulenspiegels lustige Streiche (I tiri burloni di Till Eulenspiegel), definito dallo stesso autore «molto allegro e spavaldo». L’opera risale al 1895, anno in cui fu anche eseguita a Colonia, con la direzione di Franz Wüllner.
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