Venerdì 13 dicembre alle 20.30 (turno A) per la Stagione lirica e di balletto 2024-2025 del Teatro Lirico di Cagliari va in scena il terzo appuntamento: dopo l’opera e il balletto, arriva, nel mese che per tradizione è dedicato alle feste, l’operetta più celebre e famosa al mondo, insieme a La vedova allegra di Lehár: Il pipistrello (Die Fledermaus) spumeggiante composizione in tre atti di Johann Strauss jr., su libretto di Carl Haffner e Richard Genée, tratto dalla commedia Le Réveillon di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, assente da Cagliari dal febbraio 2000.
Lo spettacolo è proposto in un divertentissimo allestimento del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste dell’estate 2022 con la regia di Oscar Cecchi (nella foto a destra), al suo debutto a Cagliari che cura anche l’adattamento dei testi e, riguardo al suo spettacolo, scrive: «Ho spostato l’azione nel 1914, quando l’attentato di Sarajevo con l’uccisione dell’erede al trono Francesco Ferdinando porterà allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Tuttora delle pericolosissime guerre sono alle porte di casa, non possiamo e non dobbiamo dimenticarlo, anche per questo la stravagante festa dell’eccentrico e ricchissimo Principe Orlofsky avrà un glamour che ammicca ai nostri giorni!». Le scene e le luci sono di Paolo Vitale, mentre la coreografia è di Lukas Zuschlag.
A dirigere l’operetta è stato chiamato, come già a Trieste, Nikolas Nägele (classe 1987 - nella foto di Juliane Naumann), giovane direttore, pianista e clarinettista tedesco che ritorna a Cagliari, alla guida di Orchestra e Coro del Teatro Lirico, dopo il grande successo di pubblico e critica dei suoi concerti nell’ottobre 2021 e nell’ottobre 2022. Il maestro del coro è Giovanni Andreoli.
I due cast d’interpreti che si alternano nelle otto recite, sono composti da: Bruno Taddìa (13-15-18-20-22)/Gurgen Baveyan (14-17-19-20-21-24) (Gabriel von Eisenstein); Lucrezia Drei (13-15-18-20-22)/Ilaria Vanacore (14-17-19-20-21-24) (Rosalinde); Mariam Battistelli (13-15-18-20-22)/Giulia Mazzola (14-17-19-20-21-24) (Adele); Alberto Petricca (13-15-18-20-22)/Rory Musgrave (14-17-19-20-21-24) (Dr. Falke); Veta Pilipenko (13-15-18-20-22)/Christine Knorren (14-17-19-20-21-24) (Orlofsky); Joel Prieto (13-15-18-20-22)/Gillen Munguía (14-17-19-20-21-24) (Alfred); Paolo Gatti (Frank); Gregory Bonfatti (Dr. Blind); Maria Cristina Bellantuono (Ida); Massimiliano Medda (Frosch).
Rappresentato a Vienna, al Theater an der Wien, il 5 aprile 1874, Il pipistrello di Johann Strauss figlio (Vienna 1825-1899) è comunemente giudicato il più felice esempio di operetta-valzer viennese, di quel tipo di operetta in cui il valzer costituisce il nucleo generatore di tutto il lavoro. Il pipistrello ruota, infatti, intorno all’idea della festa che implica il ballo, il valzer: da qui la scintilla per la fantasia musicale di Strauss, che prorompe sin dall’Ouverture culminando nel trascinante secondo atto ambientato negli sfarzosi giardini di villa Orlofsky.
Johann Strauss, venerato dai musicisti più grandi, definito da Richard Wagner «la mente più musicale d’Europa», lodato da Berlioz, ammirato da Liszt, esaltato da Richard Strauss come «il più amabile dispensatore di gioia», con Il pipistrello restituiva ai viennesi e all’Europa l’immagine di un ambiente e di un’epoca e l’incanto delicato di un’antica euforia ormai perduta.
(le foto dello spettacolo sono di F.Parenzan)
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