Jesi, Fermo, Brindisi, Treviso, Napoli, Valencia, Genova, Ascoli Piceno, Palermo, Macerata, Muscat, Sassari, Trieste, Melbourne, Busseto, Astana, Verona, Firenze, Toulon, Istanbul, Torino, Arezzo e Lubiana, Cagliari, Catania, Pisa, ancora Jesi e a gennaio 2025 Pamplona: dal 2009 le scene, le attrezzerie ed i costumi della cosiddetta “Traviata degli specchi”, girano il mondo nell’allestimento dell'Associazione Arena Sferisterio e della Fondazione Pergolesi Spontini.
L’allestimento, firmato nel 1992 dal regista Henning Brockhaus e dallo scenografo ceco Josef Svoboda, è uno dei capolavori della scenografia novecentesca. Svoboda, artista che nel secolo scorso che rivoluzionato il concetto dello spazio scenico e della luce, concepì uno specchio gigantesco quale fondale inclinato che riflette meravigliose tele dipinte sistemate sulle tavole del palcoscenico e gli artisti in ogni loro movimento. Dagli anni ‘90 ad oggi, questa produzione è rimasta nel cuore degli spettatori e nei cartelloni dei teatri italiani ed esteri, anche grazie alla ricostruzione per teatri al chiuso operata dallo scenografo Benito Leonori, allievo di Svoboda, per conto della Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con l'Associazione Arena Sferisterio nel 2009.
Sarà con questo celebrato allestimento che al Teatro Pergolesi di Jesi torna una delle opere più amate dal pubblico, “La Traviata” di Giuseppe Verdi, quarto ed ultimo titolo della 57^ Stagione Lirica di Tradizione, in scena venerdì 20 dicembre ore 20.30 e domenica 22 dicembre ore 16, con un’anteprima riservata ai giovani in programma per giovedì 19 dicembre ore 15,30. Il titolo è coprodotto con la Fondazione Teatro Verdi di Pisa.
Nir Kabaretti dirige l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e il Coro Archè di Pisa, regia e luci sono di Henning Brockhaus, i movimenti coreografici di Valentina Escobar, le scene di Josef Svoboda, ricostruzione scenografica di Benito Leonori, costumi Giancarlo Colis.
Nella compagnia di canto, Violetta Valery è Ruth Iniesta, Alfredo Germont è Paolo Lardizzone, Giorgio Germont è Simone Piazzola, Flora Bervoix è Elena Belfiore, Gastone è Francesco Napoleoni, Annina è Ilaria Casai, il Dottore Grenvil è Alessandro Ceccarini, il Barone Douphol è Tommaso Corvaja, il Marchese d’Obigny è Giorgio Marcello, Giuseppe è Tommaso Tomboloni, e nel doppio ruolo di domestico e commissionario c’è Marco Innamorati.
Domenica 22 dicembre la recita de “La Traviata” sarà accessibile a persone cieche e ipovedenti, sorde e ipoudenti grazie ai servizi di accessibilità attivati a cura di ALI – Accessibilità Lingue Inclusione e con il coordinamento scientifico della Prof.ssa Elena Di Giovanni (Università degli Studi di Macerata). Precede l’opera un percorso inclusivo e multisensoriale in compagnia dello scenografo di Benito Leonori, e la guida all’opera con il Direttore artistico Cristian Carrara con servizio di interpretariato in Lingua dei Segni Italiana (LIS). Lo spettacolo sarà accessibile con audio descrizione delle immagini, e sopratitoli. Il progetto di Opera accessibile 2024 è co-finanziato dal Ministero della Cultura “Progetti speciali 2024” e nell’ambito del progetto “Marche for All”, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per le disabilità e dalla Regione Marche
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