sabato 7 dicembre 2024

Ultimo concerto di Roma Sinfonietta all’Università di Roma “Tor Vergata” prima della pausa natalizia, con due grandi musicisti italiani, il violinista Domenico Nordio e il violoncellista Francesco Dillon

 
 

Con il concerto di mercoledì 11 dicembre 2024 alle 18.00 presso l’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1) la stagione di Roma Sinfonietta saluta il suo pubblico, augurandogli buone feste e dandogli appuntamento al 2025. Protagonisti di questo ultimo concerto dell’anno sono due eccezionali musicisti italiani, il violinista Domenico Nordio e il violoncellista Francesco Dillon.  
Domenico Nordio
 è uno dei più acclamati violinisti italiani del nostro tempo. Si è esibito nelle sale più prestigiose (Carnegie Hall di New York, Salle Pleyel di Parigi, Teatro alla Scala di Milano, Barbican Center di Londra, Suntory Hall di Tokyo) e con orchestre quali London Symphony, National de France, Orchestre de la Suisse Romande, Orchestra Borusan di Istanbul, Enescu Philharmonic di Bucarest, Simon Bolivar di Caracas, Filarmonica di San Pietroburgo, Sinfonica Nazionale della RAI. Ha vinto a sedici anni il Concorso Internazionale "Viotti" di Vercelli con il leggendario Yehudy Menuhin come Presidente della giuria. Dopo le affermazioni ai Concorsi Thibaud di Parigi, Sigall di Viña del Mar e Francescatti di Marsiglia, il Gran Premio dell'Eurovisione ottenuto nel 1988 lo ha lanciato alla carriera internazionale: Nordio è l'unico vincitore italiano nella storia del Concorso.
Francesco Dillon, nato a Torino nel 1973, ha al suo attivo una brillante carriera internazionale caratterizzata dall’originalità e varietà del repertorio esplorato. L'intensa attività solistica lo vede esibirsi su prestigiosi palcoscenici quali il Teatro alla Scala di Milano, la Konzerthaus di Vienna, il Muziekgebouw di Amsterdam, la Philharmonie di Berlino, la Jordan Hall di Boston, il Teatro Colon di Buenos Aires, la Hakuju Hall di Tokyo. Incide per etichette di primo piano, come SONY, ECM, Kairos, Ricordi e Stradivarius.
Nel programma figurano due capolavori per violino e violoncello di grandi compositori del primo Novecento, cioè la Sonata op. 7 del 1914 di Zoltan Kodaly, che innesta la musica popolare ungherese nelle forme classiche, e la Sonata del 1922 di Maurice Ravel, dedicata “alla memoria di Claude Debussy”. Completa il programma la famosa Passacaglia (una danza in tempo lento di origine spagnola)
scritta da Georg Friedrich Haendel per clavicembalo nel 1720 e trascritta da Johan Halvorsen nel 1893.
 


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