coreografia Valerio Longo
regia Carlos Branca
musica Astor Piazzolla
arrangiamenti e musiche originali Luca Salvadori
light designer Carlo Cerri
costumi Silvia Califano
La
Compagnia del Balletto di Roma nel 2021 inizia un viaggio tra le
suggestioni e le sonorità del tango in occasione del centenario
della nascita di Astor Piazzolla (Mar del Plata, 11 marzo 1921),
autore e interprete musicale tra i piu importanti di questa forma
d’arte nata a fine ‘800 nei sobborghi di Buenos Aires. Sorto
dall’esigenza di comunicare tra culture, lingue e tradizioni
diverse, il tango ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e qual e
stato il percorso che ha indissolubilmente unito umanita distanti in
un comune “non luogo”, oltrepassando oceani e confini. Proprio il
mare e il fil rouge che unisce o separa nuovi mondi e speranze: uno
spazio immenso da attraversare dove si rischia di perdersi; vortice
di riflussi e moto ondulatorio che scandisce il ritmo di partenze e
ritorni. Astor, nuova produzione del Balletto di Roma, e un “concerto
di danza” in cui le musiche di Piazzolla, arrangiate da Luca
Salvadori ed eseguite dal vivo dal bandoneon di Mario Stefano
Pietrodarchi, esecutore brillante di fama internazionale, emergono
come le vere protagoniste in una nuova armonia artistica danzata. Un
soffio, un respiro, quasi una parola, ci svelano la fragilita
dell’uomo Piazzolla, ma anche quella di tutti noi che abbiamo
subito oggi una distanza forzata, una relazionalita dematerializzata,
un contatto interrotto, una vita spezzata. In scena, ispirato
dalla
carismatica presenza del maestro Pietrodarchi e dalle
preziose immagini di Carlo Cerri, Valerio Longo porta otto danzatori
del Balletto di Roma a compiere un viaggio trasformativo in cui
respiri, abbracci e fusioni sono al centro di azioni coreografiche
intense, astratte e fuse in quel moto ondulatorio magico del
bandoneon. La parola-chiave e “coraggio”: quello declamato dai
testi immortali di Jorge Luis Borges nei suoi tanghi e milonghe, cosi
come quello dello stesso Piazzolla, che ha rotto gli schemi della
musicalita del “tango viejo” per arrivare al “nuevo tango”
che tanto lo ha reso celebre nel mondo. A curare tutti gli elementi
compositivi di quest’opera/concerto e la maestria e l’esperienza
di Carlos Branca, regista argentino di spicco sulla scena
internazionale e profondo conoscitore dell’uomo Piazzolla. Astor
rievoca i sentimenti degli odierni viaggiatori del mondo, l’umanita
intera, andando oltre la purezza tecnica e rituale del tango, per
rafforzarne energie, desideri e palpitazioni tutte contemporanee. Un
concerto da cui fioriscono corpi capaci di esprimere l’audacia di
un respiro mancato e quella di un abbraccio negato: primo atto
d’amore dopo una violenza che tutto ha spazzato via, tranne la
voglia di stringersi e ritrovarsi.
Nessun commento:
Posta un commento