Due interpreti d’eccezione per un
programma di grande originalità ed interesse. Il penultimo concerto
della stagione di Ferrara Musica 2022 2023 – lunedì
27 marzo, ore 20.30 – propone un viaggio tra
l’ispirazione shakespeariana di Korngold, la sapienza compositiva
di Brahms, la scrittura aforistica di Webern e il pathos
beethoveniano. Ne saranno protagonisti Nikolaj
Szeps-Znaider e Robert Kulek, che tornano in duo
a Ferrara Musica dopo 16 anni.
Znaider, che come solista al
violino e direttore della Chamber Orchestra of Europe è stato già
ospite della stagione di Ferrara Musica nel 2018 – è danese, di
origini polacco-israeliane, solista dell’archetto riconosciuto tra
i migliori al mondo. Kulek è un pianista americano di origini
lettoni, dotato di tecnica potente, grande versatilità di repertorio
e sensibilità musicale.
Si prosegue con un grande brano romantico, la Sonata op. 100 di Johannes Brahms, seconda delle tre composte da Brahms; trae ispirazione nella vocalità da camera e, come le altre due sonate riflette quel senso di affettuosa intimità che caratterizza tutte le sue composizioni cameristiche. La più breve del gruppo di tre composte da Brahms, è anche considerata la più difficile. Abbozzata nel 1883 durante un soggiorno a Wiesbaden, viene ripresa e completata nel 1886, quando Brahms trascorre un periodo di vacanza in Svizzera.
Si torna nel Novecento con i Quattro Pezzi per violino e pianoforte op. 7 di Anton Webern, considerati degli aforismi musicali per la concentrazione ed essenzialità della loro esposizione. In essi il fattore temporale acquista una rilevanza fondamentale in quanto il tempo stesso sembra condizionato da momenti di stasi assoluta e momenti di grande incisività ritmica e melodica nello spazio di pochi attimi.
In chiusura sarà eseguita la Sonata per violino e pianoforte op. 96 di Beethoven, che si caratterizza per l’intensità e il maturo equilibrio dello stile compositivo, nonché per l’eterea bellezza e l’alto lirismo. Iniziata nel 1810 e interrotta dopo il primo movimento, venne completata a dicembre del 1812, giusto in tempo per essere eseguita il 20 di quello stesso mese dall’arciduca Rodolfo d’Austria, mecenate e allievo di Beethoven, dedicatario dell’opera, e dal celebre violinista francese Pierre Rode. Ultima delle composizioni di Beethoven per violino e pianoforte, assieme alla Sonata “a Kreutzer” presenta una scrittura finalizzata alla valorizzazione di entrambi gli strumenti, considerati come unico insieme le cui melodie esaltano sia il dialogo che i contrasti.
Biglietti da 3 a 25 euro. Sono
attivi i nuovi orari di biglietteria: tutti i giorni domenica
compresa dalle 10 alle 13; i pomeriggi di lunedì, martedì,
mercoledì e venerdì dalle 16 alle 19, la domenica dalle 15 alle 17
e chiuso il giovedì. Lunedì 27 marzo la biglietteria rimarrà
aperta fino all’inizio del concerto.
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