“L’opera mia più bella”: così Giuseppe Verdi definiva la Casa di riposo per musicisti, da lui fondata, a Milano, negli ultimi anni della sua vita, e dove ora riposa accanto alla moglie Giuseppina Strepponi. Nel giorno di San Giuseppe, domenica 19 marzo 2023, Casa Verdi ha ricordato il compositore con un concerto che, quest’anno, ha visto protagonisti tre degli allievi dell’Accademia Verdiana del Teatro Regio di Parma, il soprano Carmela Lopez, il tenore Litai Zhuo, il baritono Matteo Pietrapiana, accompagnati da Milo Martani, che hanno eseguito una selezione di arie dalle opere di Wolfgang Amadeus Mozart, Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi. Il concerto recupera la tradizione della Casa di riposo, interrotta negli ultimi anni a causa della pandemia, di rendere un omaggio musicale al compositore e a sua moglie nel giorno del loro onomastico.
Costruita tra il 1896 e il 1899, la Casa di riposo situata a Milano, in piazza Buonarroti, è considerata l’ultimo capolavoro del Maestro di Busseto, che dedicò a questo progetto gli ultimi due anni della sua vita con lo scopo di offrire ospitalità ai musicisti in condizioni economiche svantaggiate durante la loro vecchiaia. Su esplicita richiesta del compositore, che non desiderava essere ringraziato in vita da coloro che avrebbero beneficiato della sua generosità, la Casa fu inaugurata soltanto dopo la sua morte, e fu aperta agli ospiti il 10 ottobre 1902, giorno del suo 89° anniversario di nascita.Nato nel 2017, progetto cofinanziato
dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia-Romagna (Operazione
Rif. PA 2022- 17771/RER approvata con DGR n.1951/2022 del
14/11/2022), il Corso di alto perfezionamento in repertorio
verdiano dell’Accademia Verdiana del Teatro Regio di Parma
offre ogni anno a 12 cantanti lirici la possibilità di conseguire, a
titolo gratuito e beneficiando di una borsa di studio, una
preparazione vocale, musicale, teatrale di eccellenza con i maggiori
interpreti verdiani a livello internazionale. Il corso, articolato in
nove mesi di lezioni, è incentrato sullo studio del repertorio e sul
perfezionamento della tecnica vocale, ed è arricchito da laboratori
dedicati ai movimenti coreografici e scenici, seminari e incontri di
approfondimento con direttori, registi, cantanti e professionisti del
teatro d’opera, moduli dedicati alle materie storiografiche e alle
materie contrattualistiche e manageriali, allo scopo di formare un
artista lirico dal profilo completo.
Direttore didattico
dell’edizione 2023 è Francesco Izzo, musicologo,
pianista e coach, professore ordinario di musicologia presso
l’Università di Southampton, dove tiene corsi di storia e teoria
della musica. Dal 2017 ricopre inoltre l’incarico di direttore
scientifico del Festival Verdi.
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