Si conclude venerdì 31 marzo in
Sala Casella (ore 19.30 via Flaminia 118), la seconda edizione
del “Violoncello svelato”, rassegna promossa
dall’Accademia Filarmonica Romana in collaborazione con Rai
Radio3 che registra e trasmette successivamente sulle proprie
frequenze i concerti del ciclo. Quattro appuntamenti dedicati alla
scoperta di una parte di repertorio del violoncello rimasto
nascosto per molto tempo, affiancato a brani entrati invece
stabilmente nel repertorio, affidati a giovani interpreti di gran
talento.
L’ultimo concerto, il quarto, introdotto come sempre dal giornalista e conduttore radiofonico Andrea Penna, vede sul palco la violoncellista riminese Serena Fantini, classe 2003, vincitrice della International Young Talent Music Competition Belgium di Anversa, borsa di studio “Maura Giorgetti” della Filarmonica della Scala e Premio delle Arti. Attualmente si sta perfezionando alla Barenboim-Said Akademie di Berlino con Frans Helmerson. E dalla Barenboim-Said Akademie, nella classe di András Schiff, proviene anche Itamar Carmeli, pianista israeliano che porta avanti anche un’attività come pianista jazz, compositore e direttore.
Il concerto affianca due pagine di Mendelssohn e Dvořák entrate stabilmente nel repertorio per violoncello e pianoforte accanto a una vera e propria scoperta, la Sonata n. 2 op. 83 dell’austriaco Robert Fuchs, scritta nei primi anni del Novecento. La Romanza senza parole op. 109 venne composta da Mendelssohn nel 1845. Al violoncello è affidato un canto sentimentale, vibrante e appassionato, sempre assecondato dal pianoforte. Noto anche con il titolo inglese Silent Woods, Klid op. 68 di Antonín Dvořák venne inizialmente composto nel 1883 per pianoforte a quattro mani e solo successivamente, visto il successo, il musicista approntò versioni per altri organici, fra cui violoncello e pianoforte che ascolteremo in questa occasione. “Klid” in ceco vuol dire pace, tranquillità, ed è esattamente l’atmosfera che si respira in questo brano, in un unico movimento, dove al violoncello viene richiesta grande cantabilità ed espressività.
Tutta da scoprire invece la Sonata n. 2 op. 83 dell’austriaco Robert Fuchs (1847-1927). Compositore molto noto della Vienna di fine Ottocento e primi del Novecento, soprattutto per la produzione di musica da camera, didatta molto apprezzato (fra i suoi allievi troviamo Mahler, Enescu, Wolf), Fuchs compose la sua seconda e ultima Sonata per violoncello nel 1907. Il lavoro volge uno sguardo al passato, alla Vienna degli anni Ottanta-Novanta dell’Ottocento, senza tener conto delle novità introdotte dalla Seconda Scuola di Vienna con Schoenberg. Sonata dai tratti appassionati e drammatici è scritta in tre movimenti: un intenso Allegro moderato assai, seguito da un Adagio con sentimento, e il finale Allegro vivace, un omaggio alla scrittura brahmsiana.
L’ultimo concerto, il quarto, introdotto come sempre dal giornalista e conduttore radiofonico Andrea Penna, vede sul palco la violoncellista riminese Serena Fantini, classe 2003, vincitrice della International Young Talent Music Competition Belgium di Anversa, borsa di studio “Maura Giorgetti” della Filarmonica della Scala e Premio delle Arti. Attualmente si sta perfezionando alla Barenboim-Said Akademie di Berlino con Frans Helmerson. E dalla Barenboim-Said Akademie, nella classe di András Schiff, proviene anche Itamar Carmeli, pianista israeliano che porta avanti anche un’attività come pianista jazz, compositore e direttore.
Il concerto affianca due pagine di Mendelssohn e Dvořák entrate stabilmente nel repertorio per violoncello e pianoforte accanto a una vera e propria scoperta, la Sonata n. 2 op. 83 dell’austriaco Robert Fuchs, scritta nei primi anni del Novecento. La Romanza senza parole op. 109 venne composta da Mendelssohn nel 1845. Al violoncello è affidato un canto sentimentale, vibrante e appassionato, sempre assecondato dal pianoforte. Noto anche con il titolo inglese Silent Woods, Klid op. 68 di Antonín Dvořák venne inizialmente composto nel 1883 per pianoforte a quattro mani e solo successivamente, visto il successo, il musicista approntò versioni per altri organici, fra cui violoncello e pianoforte che ascolteremo in questa occasione. “Klid” in ceco vuol dire pace, tranquillità, ed è esattamente l’atmosfera che si respira in questo brano, in un unico movimento, dove al violoncello viene richiesta grande cantabilità ed espressività.
Tutta da scoprire invece la Sonata n. 2 op. 83 dell’austriaco Robert Fuchs (1847-1927). Compositore molto noto della Vienna di fine Ottocento e primi del Novecento, soprattutto per la produzione di musica da camera, didatta molto apprezzato (fra i suoi allievi troviamo Mahler, Enescu, Wolf), Fuchs compose la sua seconda e ultima Sonata per violoncello nel 1907. Il lavoro volge uno sguardo al passato, alla Vienna degli anni Ottanta-Novanta dell’Ottocento, senza tener conto delle novità introdotte dalla Seconda Scuola di Vienna con Schoenberg. Sonata dai tratti appassionati e drammatici è scritta in tre movimenti: un intenso Allegro moderato assai, seguito da un Adagio con sentimento, e il finale Allegro vivace, un omaggio alla scrittura brahmsiana.
Biglietti: Sala Casella posto 11 euro (comprensivo di prevendita).
media partner Rai Radio3
Il violoncello svelato si inserisce nella rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo” sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2023 sullo Spettacolo dal Vivo
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