lunedì 27 marzo 2023

Premio “Matteo Sanna”, vincono due studenti di Cagliari - Venerdì scorso al Conservatorio di Sassari la finale del concorso musicale


Sono due allievi del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, Davide Pizzo (viola) e Filippo Piredda (pianoforte), i vincitori della settima edizione del Premio musicale “Matteo Sanna/La.Tua.Musa.”, organizzato dall’omonima associazione insieme ai Conservatori di Sassari e Cagliari. Per la prima volta ospitato dal “Canepa”, il concorso nasce per premiare i giovani talenti ed è riservato agli studenti dei due istituti, compresi gli ospiti del progetto Erasmus, iscritti ai corsi del Dipartimento di Musica d’insieme. Nel pomeriggio di venerdì 24 marzo, introdotti dal presidente del Conservatorio Ivano Iai e dal direttore Mariano Meloni, sul palco della sala Sassu si sono alternati cinque gruppi di musica da camera e a conquistare il premio di 1500 euro sono stati gli unici studenti dell’istituto cagliaritano, che hanno eseguito la Viola Sonata in fa minore n. 1 di Johannes Brahms e l’Allegro appassionato H.82 di Frank Bridge.

Il premio speciale della giuria è andato invece al quintetto formato da Martina Porcheddu (flauto), Cristiana Nuvoli (clarinetto), Danilo Ogno (corno), Riccardo Di Ciccio (fagotto) e Alessandro Virdis (pianoforte), del Conservatorio di Sassari, che hanno presentato il I e II movimento dal Quintetto per pianoforte e fiati in si bemolle maggiore di Nicolai Rimsky-Korsakov. La giuria era composta dai docenti Gian Carlo Grandi e Mauro Masala del Conservatorio di Sassari, Luigi Muscio ed Elisabetta Dessì del Conservatorio cagliaritano e dalla presidente dell’Associazione “Matteo Sanna”, Candida Manca: «Tra le iniziative che dedichiamo all’arte, in tutte le sue forme – ha detto la presidente – il Premio musicale è un appuntamento annuale molto importante. Il talento degli artisti che si formano nei due Conservatori è per noi uno stimolo a portare avanti questo progetto, perché siamo convinti che l’arte e la musica in particolare sia il linguaggio universale che ci avvicina ai giovani».


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