Torna sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo, il Maestro Gabriele Ferro (nella foto a sinistra), direttore onorario a vita, per dirigere il concerto in programma domenica 26 marzo alle 20:30 in Sala Grande con l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo, Maestro del Coro Salvatore Punturo. Solisti Maria Francesca Mazzara (soprano), Valerio Borgioni (tenore), Eugenio Di Lieto (basso).Un concerto che accomuna Ludwig van Beethoven e Franz Schubert nella ricerca di una strada nuova alla sinfonia, e di una risposta ai “grandi del passato”. Da un lato infatti Beethoven, che fin dagli esordi si confronta con Haydn e Mozart, fin dal famoso messaggio augurale che gli fu indirizzato al momento di partire da Bonn per andare a studiare a Vienna “per raccogliere dalle mani di Haydn lo spirito di Mozart”; dall’altro Schubert, a lungo schiacciato dal confronto con il colosso Beethoven, che semina il suo catalogo di sinfonie mai eseguite o incompiute.
ammiccando forse ad un modello ancora più antico della sinfonia haydniana, quello della suite.
Tra le due sinfonie il programma propone la Messa n. 2 in Sol maggiore D 167 di Franz Schubert per soli, coro, archi e organo, composta nel 1815, giovanissimo, e in appena una settimana, per la chiesa dove Schubert era stato battezzato e dove mosse i suoi primi passi musicali cantando nel coro. La messa prevede un organico ridotto, con gli archi e l’organo e l’aggiunta, fatta in un secondo momento, di trombe e timpani. A differenza delle altre messe composte per la stessa chiesa parrocchiale di Lichtental, questa si caratterizza per la dimensione intima, che prevede solo tre voci soliste, affidate al soprano Maria Francesca Mazzara (nella foto a sinistra), al tenore Valerio Borgioni e al basso Eugenio Di Lieto. Biglietti a partire da 10 euro Info: https://www.teatromassimo.it/event/concerto-ferro/
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