L’Accademia d’Arte Lirica torna al Teatro La Nuova Fenice domenica 16 febbraio alle ore 18.00, con un gustoso programma di musiche di autori tra Settecento e Ottocento: il titolo “Vasto Teatro è il mondo” è tratto da un’aria scritta per La Cenerentola di Rossini da un compositore romano, Luca Agolini, collaboratore del grande pesarese. I giovani talenti dell’istituzione osimana con Mirca Rosciani al pianoforte propongono un programma che salta dall’opera comica all’opera seria: arie e pezzi d’assieme tratti dal Così fan tutte e La Clemenza di Tito di Mozart, per proseguire con pagine dei due grandi marchigiani. Di Gaspare Spontini, infatti, si offrono brani da Milton e da I Quadri parlanti – l’opera buffa recentemente riscoperta nella biblioteca di un castello belga - mentre di Giochino Rossini pagine da Tancredi e Il Barbiere di Siviglia. La scelta del programma, che include i pezzi che riscossero grande successo all’epoca della loro prima esecuzione, dà un’idea di come si divertiva il pubblico nella Vienna del Settecento, nella Parigi napoleonica e nell’Italia del primo Ottocento.
martedì 11 febbraio 2025
“VASTO TEATRO È IL MONDO” OPERA TRA SETTECENTO E OTTOCENTO CON I SOLISTI DELL’ACCADEMIA D’ARTE LIRICA
L’Accademia d’Arte Lirica torna al Teatro La Nuova Fenice domenica 16 febbraio alle ore 18.00, con un gustoso programma di musiche di autori tra Settecento e Ottocento: il titolo “Vasto Teatro è il mondo” è tratto da un’aria scritta per La Cenerentola di Rossini da un compositore romano, Luca Agolini, collaboratore del grande pesarese. I giovani talenti dell’istituzione osimana con Mirca Rosciani al pianoforte propongono un programma che salta dall’opera comica all’opera seria: arie e pezzi d’assieme tratti dal Così fan tutte e La Clemenza di Tito di Mozart, per proseguire con pagine dei due grandi marchigiani. Di Gaspare Spontini, infatti, si offrono brani da Milton e da I Quadri parlanti – l’opera buffa recentemente riscoperta nella biblioteca di un castello belga - mentre di Giochino Rossini pagine da Tancredi e Il Barbiere di Siviglia. La scelta del programma, che include i pezzi che riscossero grande successo all’epoca della loro prima esecuzione, dà un’idea di come si divertiva il pubblico nella Vienna del Settecento, nella Parigi napoleonica e nell’Italia del primo Ottocento.
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