SANTA CECILIA DIGITAL SEASON
2 aprile ore 19
MYUNG-WHUN CHUNG
ROSSINI STABAT MATER
MOZART CONCERTO PER PIANOFORTE K 488
Live streaming su
www.santacecilia.it/streaming
Nuovo appuntamento con la stagione
digitale di Santa Cecilia. Sul podio dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa
Cecilia salirà questa volta Myung-Whun Chung, nella doppia veste di direttore e solista (venerdì
2 aprile ore 19 su www.santacecilia.it/streaming), con un programma che impagina il Concerto per
pianoforte n. 23 K 488 di Mozart e lo Stabat Mater di Rossini.Pianoforte protagonista, quindi, nella
prima parte del concerto con il gradito ritorno di Chung al pianoforte, strumento con il quale
prima di iniziare la sua brillantissima carriera sui podi delle maggiori orchestre del mondo si era
distinto arrivando a conseguire un importante riconoscimento al Concorso Čajkovskij di Mosca. Il
Concerto per pianoforte K 488 di W. A. Mozart – mix di virtuosismo tecnico e momenti lirici,
“una via di mezzo tra il troppo facile e il troppo difficile”
come scrisse lo stesso Mozart al padre Leopold nel 1782 riferendosi a
tre concerti ai quali stava lavorando all’epoca – è uno dei
più noti concerti per pianoforte del compositore austriaco, e fu eseguito per la prima volta a Vienna
nell’aprile del 1786 nell’ambito di una “Accademia”, ovvero i concerti per sottoscrizione per che per
alcuni anni garantirono a Mozart ottimi guadagni. Con lo Stabat Mater Rossini ruppe il
silenzio iniziato dopo il Guillaume Tell (1829) e che durò fino alla morte del compositore. In realtà
Rossini, pur non pubblicando più, continuò a comporre per tutta la vita, anche dopo la decisione
di ritirarsi dalle scene. L’occasione per la composizione dello Stabat venne dalla richiesta
dell’Arcidiacono di Madrid Manuel Fernández Varela in occasione di un viaggio in Spagna, effettuato da
Rossini nel febbraio del 1831. Varela sperava di ottenere il manoscritto dello Stabat già nel 1832,
ma Rossini non riuscì a completare il lavoro, e dunque chiese al compositore Giovanni Tadolini
di comporre i numeri mancanti. Alcuni anni dopo il “Cigno di Pesaro” decise di completare il
lavoro e compose i suoi adattamenti del Cujus animam, del Quis est homo, del Pro Peccatis e aggiunse
un Amen finale. Lo Stabat Mater – tratto da una preghiera del mistico Jacopone da Todi – fu
eseguito il 7 gennaio del 1842 a Parigi, dove ricevette un’accoglienza trionfale, e
successivamente a Bologna, diretto da Gaetano Donizetti. Solisti
alcuni dei protagonisti più acclamati sulle
scene internazionali, come il soprano Mariangela Sicilia, il mezzosoprano Chiara Amarù, il tenore
Jack Swanson e il basso Gianluca Buratto.