Torna al Teatro del Maggio, venerdì
21 febbraio 2025, alle ore 20, Anna Netrebko, il celebre
soprano tra più acclamati degli ultimi decenni, protagonista di
alcune delle interpretazioni più luminose nei più importanti templi
internazionali della musica.
Anna Netrebko che si esibì per la
prima volta al Maggio nel novembre del 2000 e
l’anno successivo nel mese di giugno, dopo una pausa di vent’anni
ha legato di nuovo il suo nome con il Teatro in occasione della
strepitosa esecuzione di Tosca in forma di concerto della
primavera del 2021 tenuta al Großes Festspielhaus di Salisburgo con
la direzione del maestro Zubin Mehta, e poi per il trionfale recital
del giugno 2021, ora rinnova la sua collaborazione con il
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con questo attesissimo
concerto, unica tappa italiana del suo tour di recital.
Nel concerto al fianco
di Netrebko, il mezzosoprano Elena Maximova (
nella foto a destra) e al
pianoforte, Pavel Nebolsin (
foto più in basso). Il ricco programma della
serata si snoda attraverso romanze da camera di alcuni dei più
celebri compositori russi del XX secolo e arie e duetti tratti da
opere italiane, russe e francesi e si suddivide in quattro parti
distinte.
Il programma:
Il soprano Anna Netrebko ci condurrà
in un viaggio affascinante nella musica della propria terra d’origine
con un programma ricchissimo che affianca romanze da camera dei
maggiori autori russi del secolo scorso ad arie e duetti da opere
russe, italiane e francesi.
La prima parte del recital,
intitolata Nella foresta è quasi interamente dedicata alla
romanza da camera, un genere vocale di uso domestico coltivato
soprattutto nel XIX secolo e destinato prevalentemente ai salotti
aristocratici.
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Il programma si apre con due
composizioni di Čajkovskij ispirate alla natura e alle creature
della foresta: “Skazhi, o chem v temi vetvei” (“Dimmi che cosa
nell’ombra delle fronde”), che fa parte della raccolta di 6
Romanze op. 57 realizzata nel 1884 e narra le emozioni provate dalla
fanciulla nell’udire il canto d’amore dell’usignolo e “To
bylo ranneju vesnoj” (“Era all’inizio della primavera”), una
piccola scena d’opera incentrata sulla nostalgia di un amore
passato, tratta da le 6 Romanze op. 38. “Zakatilos solzne” (“Il
sole è tramontato”), dal ciclo di Romanze op. 73, fu composta
invece nel 1893 e descrive la gioia dell’amore nella suggestiva
cornice di un tramonto. Porta la firma di Sergej Rachmaninov “Zdes’
khorosto…” (“Qui tutto è bello”), la settima delle 12
Romanze op. 21, mentre l’ultima romanza proposta è "Zvonče
žavoronka pen’je” (“L’allodola canta più forte”), dalla
raccolta A primavera op. 43 di Nikolaj di Rimskij-Korsakov, pagina
breve e piena di slancio. In chiusura della prima parte troviamo
infine un brano operistico italiano, la ballata di Nedda dai
Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, opera emblema del verismo italiano
che debuttò al Teatro dal Verme di Milano il 21 maggio 1892. La
protagonista si presenta in scena intonando un recitativo
estremamente drammatico che precede un’aria dalla melodia
trascinante e suggestiva in cui Nedda associa la sua voglia di
libertà a uno stormo di uccelli che, cinguettando, volano
liberi in cielo.
La seconda parte del concerto,
intitolata Vicino al fiume, si apre con due romanze di Rimskij-
Korsakov: “Na kholmakh Gruzii” (“Sulle colline della Georgia”)
è l’ultima delle Romanze op. 3 composte dall’autore nel 1866 su
testo di Aleksandr Puškin mentre alle Romanze op. 56, realizzate più
di un trentennio dopo, appartiene invece “Nimfa” (“La ninfa”),
melodia malinconica intonata da un’ondina che affascina i marinai
di passaggio sul fiume con il proprio canto. Collegato al tema
dell’acqua è anche il noto duetto dei fiori dall’opera Lakmé di
Léo Delibes rappresentata all’Opéra-Comique di Parigi il 14
aprile 1883. Nel celebre duetto, Lakmé, figlia del gran sacerdote
indiano, e la serva Mallika levano un canto suadente di sapore
orientaleggiante mentre si recano al fiume per raccogliere fiori di
loto.
La terza sezione del recital, Nel
palazzo, impagina invece quattro grandi arie d’opera. Si parte con
la sortita di Adriana Lecouvreur, dall’omonima opera di Francesco
Cilea, banco di prova per ogni grande prima donna sia per impegno
vocale che attoriale, a cui segue l’aria finale di Sneguročka (La
fanciulla di neve) opera di raro ascolto di Rimskij-Korsakov. Qui la
protagonista Sneguročka canta un commovente addio alla vita nel
momento in cui viene trafitta da un raggio di sole che la pervade di
calore ma al contempo la condanna a morte essendo lei una magica
creatura di ghiaccio. Dall’opera di Rachmaninov Francesca da
Rimini, è tratta l’aria “O, ne rïdáy, moy Páolo” (“Oh,
non piangere, mio Paolo”) che sancisce il momento culminante della
celebre passione d’amore proibita narrata da Dante. Il lungo
monologo di Arianna che invoca la morte a conclusione dell’opera
Ariadne auf Naxos di Richard Strauss chiude infine la sezione
incentrata sull’opera; una scena ricca di rimandi musicali e
passaggi vocali insidiosi che mettono in luce le doti canore e
sceniche dell’interprete.
Ricca e variegata si presenta l’ultima
sezione intitolata Dalla finestra, che raccoglie pagine
operistiche e cameristiche caratterizzate da melodie leggiadre da
intonarsi con estrema sensibilità. La sezione si apre con il
recitativo e la romanza di Giulietta “Eccomi in lieta vesta…”
da I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini, episodio canoro
etereo e sognante accompagnato dall’arpa. Melodia leggera e
delicata è anche quella intonata in “Ständchen” (“Serenata”)
secondo dei 6 Lieder op. 17 di Richard Strauss, mentre al ritmo di
barcarola si sviluppa il canto luminoso di Serenada (“Serenata”)
di Čajkovskij, ultima delle Romanze op. 63. L’ultima incursione
nell’opera spetta al duetto “Ja ne budu, ja ne magu spat” (“Non
dormirò, non posso dormire”) che apre l’opera Guerra e Pace di
Prokof’ev. La protagonista Nataša e la cugina Sonja affacciate
alla finestra contemplano la bellezza del giardino rischiarato dai
raggi di luna. Il rarefatto accompagnamento del pianoforte apre
l’ultima composizione in programma “Son v letnjuju noč”
(“Sogno d'una notte d’estate”) di Rimskij-Korsakov, ultima
delle due romanze op. 56. Ampio e articolato come una scena d’opera,
il brano racconta di un incontro amoroso notturno realmente accaduto
o forse solo fantasticato.
La locandina:
Nella foresta Pëtr Il'ič Čajkovskij
6 Romanze op. 57, n. 1: “Skazhi, o
chem v teni vetvei” (“Dimmi, che cosa nell’ombra delle fronde”)
6 Romanze op. 38, n. 2: “To bylo
ranneju vesnoj” (“Era all’inizio della primavera”)
Sergej Rachmaninov
12 Romanze op. 21, n. 7: “Zdes’
khorosto…” (“Qui tutto è bello…”)
Nikolaj Rimskij-Korsakov
A primavera op. 43, n. 1: "Zvonče
žavoronka pen’je” (“L’allodola canta più forte”)
Pëtr Il'ič Čajkovskij
6 Romanze op. 73, n. 4: “Zakatilos
solnze” (“Il sole è tramontato”)
Ruggero Leoncavallo
Da Pagliacci: “Stridon lassù”
Vicino al fiume Moritz Moszkowski
8 Morceaux caractéristiques op. 36:
Étincelles, n. 6
Nikolaj Rimskij-Korsakov
4 Romanze op. 3, n. 4: “Na kholmakh
Gruzii” (“Sulle colline della Georgia”)
2 Romanze op. 56, n. 1: “Nimfa”
(“La ninfa”)
Léo Delibes
Da Lakmé: “Viens Mallika… Dôme
épais”
Nel palazzo Francesco Cilea
Da Adriana Lecouvreur: “Del
sultano Amuratte m’arrendo all’imper… Io son l’umile ancella”
Nikolaj Rimskij-Korsakov
Da Sneguročka (La fanciulla
di neve): "Velikj car!” (“Grazie zar”) e “No shto so
mnoj: blazhenstvo ili smert’?” (“Che avviene in me: è gioia
questa o morte?”)
Sergej Rachmaninov
Da Francesca da Rimini: “O, ne
rïdáy, moy Páolo” (“Oh, non piangere, mio Paolo”)
Richard Strauss
Da Ariadne auf Naxos: “Es gibt
ein Reich” (“So che c’è un regno”)
Dalla finestra Vincenzo Bellini
Da I Capuleti e i Montecchi:
"“Eccomi in lieta vesta… Oh! quante volte, oh! quante”
Frédéric Chopin
Fantasie-Impromptu in do diesis minore
op. 66
Richard Strauss
6 Lieder op. 17, n. 2: “Ständchen”
(“Serenata”)
Pëtr Il'ič Čajkovskij
6 Romanze op. 63, n. 6: “Serenada”
(“Serenata”)
Sergej Prokof'ev
Da Guerra e Pace: “Ja ne budu,
ja ne magu spat” (“Non dormirò, non posso dormire”)
Nikolaj Rimskij-Korsakov
2 Romanze op. 56, n. 2: “Son v
letnjuju noč” (“Sogno di una notte d’estate”)
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Soprano Anna Netrebko
Mezzosoprano Elena Maximova
Pianoforte Pavel Nebolsin