giovedì 30 gennaio 2025, ore 10 (in anteprima) e ore 20
sabato 1 febbraio 2025, ore 17
direttore Alessandro Bonato
fisarmonica Samuele Telari
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Cristian Carrara
(Pordenone 1977)
Festa!
(prima esecuzione assoluta, commissione dei Pomeriggi Musicali)
Heitor Villa-Lobos
(Rio de Janeiro 1887-1959)
Concerto per armonica e orchestra w524 (versione per fisarmonica)
– Allegro moderato
– Andante
– Allegro
Gioachino Rossini
(Pesaro 1792 – Passy 1868)
Ouverture da L’italiana in Algeri
Georges Bizet
(Parigi 1838 – Bougival 1875)
Sinfonia in Do maggiore
– Allegro vivo
– Adagio
– Scherzo: Minuetto
– Finale: Allegro vivace
L’80a stagione concertistica 2024/2025 dei Pomeriggi Musicali “80 anni suonati” prosegue al Teatro Dal Verme giovedì 6 febbraio (ore 10 e ore 20) e sabato 8 febbraio (ore 17) con un concerto che celebra proprio il traguardo dell’Orchestra milanese con un brano Festa!, commissionato per l’occasione al compositore Cristian Carrara.
Sul podio torna attesissimo uno dei giovani direttori italiani più amati di oggi, Alessandro Bonato, con solista ospite al suo fianco il fisarmonicista Samuele Telari.
Ad aprire il programma sarà appunto Festa!, nuova composizione di Cristian Carrara, in prima esecuzione assoluta, commissionata per gli 80 anni della fondazione dei Pomeriggi musicali. Carrara, nato a Pordenone nel 1977, è tra i più apprezzati compositori italiani della sua generazione; il brano si propone di trasportare il pubblico in un’atmosfera di gioia e celebrazione, con ritmi incalzanti e colori orchestrali brillanti, per mettere in risalto la felicità del far musica insieme. Carrara è docente di composizione al Conservatorio di Udine e direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini; vanta registrazioni discografiche, ha collaborato con compagini di spicco come la London Philharmonic o i Berliner Symphoniker.
Il concerto prosegue con il Concerto per armonica e orchestra W524 di Heitor Villa-Lobos, eseguito in questa occasione nella trascrizione per fisarmonica. Composto nel 1955 per l'armonicista John Sebastian, riflette le influenze del folclore brasiliano tipiche dello stile di Villa-Lobos, con un primo movimento dal carattere lirico, un secondo più intimista e un finale di grande virtuosismo. La trascrizione per fisarmonica, affidata all'abilità interpretativa di Samuele Telari, esalta le potenzialità espressive di questo strumento, rendendo il brano ancora più suggestivo.
A chiudere la serata, dopo la Sinfonia dall’opera L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini, in programma la Sinfonia in Do maggiore di Georges Bizet, scritta dal compositore francese all'età di soli 17 anni. Nonostante la giovane età, Bizet dimostra una sorprendente maturità artistica, con una scrittura orchestrale brillante e melodie di straordinaria freschezza. La sinfonia, riscoperta solo nel XX secolo, si distingue per il suo equilibrio formale e per la sua spensierata vitalità, che rimanda all'influenza di Mozart e di Gounod.
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